Maddechè: lasciate in pace Gramsci, la retorica non aiuterà l'Unità

Io sono un lavoratore e non compravo l'Unità. Il quotidiano non sarà più in edicola almeno a breve.  Si distribuiscono le colpe, si parla della crisi della lettura, si parla delle nuove tecnologie che diffondono le notizie in tempo reale e di tutte le altre cose vere e giuste. Non si parla del fatto che a conti fatti, il quotidiano l'Unità non lo 


leggevano neanche i parenti dei redattori e dei tipografi. Le cifre sono impietose, fra le 20 e le 30 mila copie ad essere generosi. Per un fallimento editoriale e industriale, siccome riguarda noi,  la mettiamo in caciara e secondo le migliori tradizioni tiriamo in ballo la democrazia menomata. Io non mi sento in colpa. Continuando con le tiritere solite non si risolvono i problemi, si alimenta un circuito autoconsolatorio che è il primo ostacolo a qualunque soluzione matura. Il mondo non congiura contro i giornali di sinistra o che si definiscono tali, il mondo se ne frega. Se sei sul mercato e non reggi il passo ti fanno fuori. Il partito di riferimento del quotidiano che chiude è, da molto tempo seppur in diverse gradazioni, alfiere del mercato, quindi per favore niente lacrime. Anche i giornali un tempo gloriosi, fanno il loro tempo. Continuare con la retorica è soltanto un insulto all'intelligenza di ognuno di noi: non deve chiudere il giornale del lavoro affermano impettiti personaggi stimabili. L'affermazione è forte ma è anche vera? Non mi piace girarci intorno, se uno compra un giornale deve avere un motivo. Il motivo può essere ideologico ma le ideologie non se la passano tanto bene, il motivo può essere di informazione di partito, un tempo certe notizie non comparivano in nessun altro organo di stampa, era una specie di dovere per il militante leggere la stampa di partito e anche affiggerla fuori la sezione o nel posto di lavoro. Okkey neanche i partiti se la passano tanto bene. Rimane il resto, le notizie, i punti di vista, la cronaca, lo sport. Non è piu' tempo di secondi giornali o sei un giornale con le notizie i punti di vista, la cronaca, lo sport, oppure sei superspecializzato come ad esempio il gazzettino delle procure. Se non sei una cosa o l'altra è un guaio. Il giornale che per lady Diana, titolò insuperato nei secoli dei secoli: "perdonaci principessa", chiude perchè non era utile, rimanendo in tema di altezze reali, nè per il Re nè per la Regina. Gramsci non c'entrava piu' niente. Io voglio bene all'Unità per questo parlo in questo modo, io la compravo quando pubblicava i lavori del comitato centrale del PCI e c'erano i riquadri che richiamavano alla vigilanza democratica, gli ordini per i senatori e i deputati tenuti ad essere presenti, senza eccezione alcuna, alla tale seduta. Tre cose ora su tutte: vedere cosa si può fare per salvare i posti di lavoro. Finirla con la retorica e mettersi in testa che i numeri hanno la testa dura. Porsi la domanda: perchè l'Unità non era il giornale dei lavoratori?

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Commenti: 1
  • #1

    Elisa (venerdì, 01 agosto 2014 13:00)

    difficile essere un giornale di sinistra quando la sinistra si è di fatto persa e dispersa ...