Referendum 4 dicembre: Benigni ha detto SI - di cosimo arnone -

Benigni ha detto SI, il 4 dicembre al referendum confermativo della riforma costituzionale si recherà al seggio e metterà la croce come dice Renzi. Guardando il servizio televisivo che ha scoperchiato la ferale decisione, ci si aggiunge pure un giudizio di carattere internazionale: se vince il NO è peggio della Brexit. Vabbè, è andata, mi dispiace, non sono sicuro di essere deluso, anzi non me ne frega niente, il suo voto in fondo, vale il mio. Ci sarà gente che seguirà il suo esempio? Pazienza ci sarà gente che seguirà il mio. Magari lui ha più seguito 

 

direte voi, è vero ma perché io non vado in televisione. Ma lui aveva detto che la nostra Costituzione è la più bella del mondo. Anche altri l’hanno detto, ma lui ha fatto la trasmissione e ha preso soldi per illustrarla, si è il suo mestiere. Ha fatto spettacolo della nostra carta, l’ha fatta cantare e vivere, con quello spettacolo magari in tanti si sono appassionati e il quattro dicembre voteranno NO. Oggi la pensa in maniera apodittica, se perde il SI come la Brexit, va bene è un’opinione, vale la mia. Si lui ha più seguito, ma il motivo l’ho già detto. Oggi ricordiamo che ha cambiato un carro armato russo con uno americano, e per questo, non perché il film era bello, ha vinto l’oscar, ricordiamo che ha fatto i soldi, ricordiamo che è tutta un’altra cosa rispetto agli esordi bestemmiatori. Va bene, a parte i soldi, molti di noi sono cambiati. Lui oggi è per il SI. Io sono per il NO. Alcune cose che ha fatto mi sono piaciute, altre no. La sua scelta non mi indigna, non mi sento di appiopparlo ai nemici del popolo, andrei più volentieri a cena con lui che con tanti altri che voteranno come me. Ma che è sta canea che si è sviluppata nei suoi confronti, se non la pensa come noi non ha più cittadinanza? Siccome ha preso in braccio Berlinguer non può esprimere la sua opinione? Non sono d’accordo con questo modo di fare la polemica, Benigni ha torto questo non fa di lui un traditore, il mendicante di una apparizione televisiva lautamente pagata. Traditore di che, poi. Dove sta il progetto che avrebbe sposato e poi ripudiato? No, io credo che il modo col quale sia appellato dal fronte del NO, aiuti più il distacco che la partecipazione. Mica uno che fa spettacolo per mestiere, visto che ci piace diventa anche il leader morale delle cose che pensiamo noi. La questione forse è questa: non l’abbiamo convinto, i nostri argomenti non sono stati sufficienti a spostarlo dalla nostra parte, gli argomenti del mostro di Rignano lo hanno colpito di più, si sarà fatto un’idea da solo, insomma ha più di quindici anni, sarà padrone di avere le sue idee. E’ giusto rispettarle. L’esito del referendum è molto importante, mica lo voglio nascondere, tuttavia la vittoria del NO non sarà la palingenesi della nostra condizione. Magari se vinciamo noi, magari se riusciamo a tirar fuori uno straccio di proposta complessiva per attuare sul serio la prima parte della Costituzione, robertone nostro cambierà di nuovo idea e sarà nostro prezioso alleato per allargare i confini delle nostre posizioni. Io la prenderei così, come una sfida, senza dimenticare una massima che dovrebbe essere scolpita a caratteri d’oro nelle nostre stanze buie e polverose, nel nostro cercare affannati il nostro Mosè: I poeti sono strane creature ogni volta che parlano è una truffa.

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Commenti: 1
  • #1

    Elisa (venerdì, 07 ottobre 2016 12:04)

    Perchè secondo te una persona sana di mente voterebbe a favore dell'obbligo di non votare più i senatori che invece devono essere assegnati dai consigli regionali, pieni di ladri e papponi, indagati e altro ancora??!! Cioè si straccia una costituzione seria per una presa per il culo. L'ennesima. Benigni è un demente e basta