Croce Rossa, una giornata particolare. - di biondaerossa

In questi giorni si va al lavoro, ma con un carico emotivo particolare, quello dei giorni no, non quello dei tempi normali, quello consueto, ma quello scandito dalla stanchezza, la demotivazione o dal collega non proprio simpatico.

 

Insomma, momenti che vanno e vengono, forse anche legati al modo di viverli e affrontarli.

 

Si va al lavoro, il malessere aumenta in maniera proporzionale all’avvicinarsi dell’entrata, ti dici, sarà la primavera, la gastrite che si

 


risveglia, l’età, cerchi di dare una spiegazione razionale, ma più lo fai, più aumenta il malessere

 

Un attimo dopo, incontri due colleghi, uno per volta, però, quelli con la C maiuscola, gente perbene, di quelli che le responsabilità se le sono sempre prese, quelli che il lavoro è cosa seria, discreti, educati, disponibili e attenti.

 

Capisci che il tuo malessere, passa in secondo piano, stanno molto peggio di me mi dico, uno accompagnato da un collega medico, deve fare un controllo immediato, è fresco di attacco cardiaco e sul suo viso traspare la paura, di chi pensa che l’episodio si stia ripetendo.

 

L’altro, frasi a prima vista convulse tra l’elaborazione di un lutto avuto e un’analisi del suo essere e soffrire della condizione lavorativa, mi dice che molla, la parola non ce la faccio più, si ripete, più volte, quasi a voler renderlo un urlo, quasi a voler dire “ma non capisci? Mollo tutto”.

 

Cosa sta succedendo lo so, lo sappiamo tutti, siamo in stato di agitazione, proprio per questo, cambio di contratto, decurtazione dello stipendio assenza di referenti certi, lavoratori prestati, ordini di servizio come se piovesse, molti senza logica, senza rispetto, senza riconoscere le ricadute di chi le riceve, senza distinzione, tutti uguali, tutti da attaccare a prescindere ed io, metto la firma sul mio contratto di un mese, con l’unica certezza che ho, non mi arrenderò, sono decenni che non mi arrendo. In fondo, prendo un gastroprotettore e timbro, sto decisamente messa meglio degli altri. Oggi invece è un altro giorno, abbiamo manifestato , c'erano colleghi da tutte le regioni, alcuni diventati amici. Oggi mi risparmio il gastroprotettore, ho pensato. Una delegazione è salita su, la ministra non c'era, disattenta la ragazza, per fortuna che hanno inventato i telefoni, ci hanno raccontato che dopo un po' di tiraemolla si è decisa a farsi incontrare, dopo il 9 ha detto. Conviene proprio a lei, è lei a capo del ministero vigilante, se ci sono problemi è lei che sarà ricordata come quella del primo caso Electrolux nel pubblico impiego, lavoratori con meno stipendio, senza certezza di continuare a fare quello che hanno sempre fatto, i precari. Alla delegazione non è bastato, la Croce Rossa ha fatto atti, non si può andare avanti così. Si sono spostati allora da un'altra parte quelli della delegazione, nel palazzo di vetro del Ministero, hanno esposto le nostre ragioni. Cavoli! Ci hanno dato ragione. E' partita una lettera per via Toscana, avete fatto cose che noi umani no, sbagliate e di fretta. Non era mai successo. Diavoli di sindacalisti! Niente gastroprotettore, con giornate così si guadagna in salute.

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