Infurialabufera

Fuori piove. O nevica. E' buio e non perché sia mattina presto. E' che in questa parte del mondo il sole, se così lo vogliamo chiamare, comincia a farsi vedere verso le 9 e 30. E' il 23 marzo, in Italia si sciopera, qui no, qui mai. E non perché non ce ne sarebbero i motivi.

Mosca. Da più di 10 anni è crollato il Muro, ma i muri veri quelli sono sempre più solidi ed alti: il muro di indifferenza che racchiude quest'umanità rumorosa e in movimento perenne, i muri di cinta delle Dacie dei potenti, i muri generazionali che allontanano sempre più i nuovi russi, avvolti nelle loro sfarzose berline, dai tanti mendicanti che declamano i classici ad ogni angolo di strada. Questi muri prosperano e si moltiplicano.

Immagino le folle di studenti e lavoratori che a Roma staranno già riversandosi nelle stradine del centro, avvolti nelle loro bandiere rosse, magari con falce e martello, e non posso evitare di chiedermi se siamo noi, con i nostri valori democratici ed il nostro passato di lotte l'auspicabile futuro di questa nazione o se siano loro, con la loro spavalda arroganza condita di champagne e puttane, il nostro futuro prossimo. 

Sono passati 10 anni da allora. Ora la risposta l'ho avuta. E non mi piace.