Al valico, un bevitore. Racconto. Spiazzante? - di Giuseppe Letizia-

 

"Cercherò di raccontarvi una storia che, secondo me, nella sua semplicità, illustra la situazione economica italiana meglio di tanti "convegni" frequentati da professoroni, politici o sindacalisti senza nessun rapporto con la realtà.


Sabato notte, per le circostanze della vita, mi trovavo al confine tra Italia e Svizzera, nei pressi della dogana di Gaggiolo. Noto subito una lunga serie di "compro oro" (dalla parte svizzera) molto particolari......baracchette, piccoli bar, il venditore di sigarette e addirittura due distributori di carburante che vicino alle pompe di benzina hanno la vetrina con la grande scritta (normalmente gialla) "Compro Oro". Vicino ai cartelli con il prezzo della benzina al litro, ci sono i cartelli con il prezzo dell'oro al grammo. Però, che sia chiaro, niente di glamour o vistoso, understatement puro. Un piccolo bar, l'unico aperto in piena notte, mi fermo per un caffè. Entro, sulla destra un maghrebino seduto al tavolino gioca con il suo smartphone. Dietro al bancone una ragazza rumena, avrà 23/24 anni ma ne dimostra 35/40, consumata dalle troppe notti sveglia, ora per fare caffè ai desperados come me, in passato, chissà. Appoggiato al bancone un uomo di circa 60 anni. Lo chiameremo Franco, professione non pervenuta, faccia da marinaio montanaro, mani nodose, fisico asciutto e avanbraccio destro con un tatuaggio che mi riporta i pensieri alla banda della comasina. Beve un Lagavulin, scoprirò poco dopo che è una bottiglia esclusiva per lui, la 30 years old, agli altri passanti, qui il 99,99% delle persone passa, non per niente questi paesetti si chiamano valichi, rifilano whiskaccio della lidl. Chiedo un caffé lungo in vetro (bevo solo caffé lungo e in vetro, lungo perché allungo il piacere e al vetro perché voglio vedere quello che bevo) e appena finisco di ringraziare la barista lui mi dice: "Avevo un amico che beveva anche lui il caffé lungo e in vetro, é morto giovane". Non mi dilungo, in questo piccolo articolo, sulla prima parte della nostra chiaccherata, incentrata sul romanzo criminale della vecchia mala di Milano e dintorni, con aneddoti veramente illuminanti e vengo subito alla seconda parte del nostro incontro. I compro oro sono nati per acquistare tutto l'oro che le famiglie italiane devono vendersi, prima per mantenere il livello di vita precedente e poi per sopravvivere. La mancanza di soldi é molto più profonda rispetto a quello che si vede e che si percepisce. La classe medio-alta é, scusate il francesismo ma lo ha usato il nostro Franco e devo dire che rende l'idea, con le pezze al culo. Ci sono un numero altissimo di aziende che sembrano in salute ma che sono sull'orlo del baratro. Buona parte dei macchinoni che si vedono in lombardia o nel nordest sono macchine in leasing le cui rate non vengono pagate e la cosa ancora più assurda é che i concessionari che le hanno vendute, nonostante le rate non vengano pagate, non iniziano le procedure giudiziali per riaverle....non hanno liquidità da spendere per gli avvocati e anche se le recuperassero non saprebbero cosa farsene e a chi venderle. La prostituzione, tra le donne delle famiglie bene, é in clamoroso aumento....e Franco ha immense soddisfazioni nell'esserne abituale utilizzatore finale.....piccole rivincite del proletariato.... L'economia criminale prospera e si sta mangiando quella piccola parte di economia sana che resiste. Gli usurai sono in crisi e questo, tra tutti gli argomenti di cui abbiamo parlato, é quello che mi ha colpito di più....hai voglia a "drizzare i torti" o a spaccare pollici...i soldi non te li restituiscono perché non ce li hanno, la macchina é in leasing, il capannone é ipotecato, la casa é in affitto, i macchinari non valgono niente, l'azienda é in perdita....restano solo le mogli e qualche volta le figlie....ma per recuperare 300.000 euro fanno in tempo a diventare vecchie. Ovviamente Franco non ha soluzioni e poi lui in fondo é contento, non deve niente al mondo e il mondo non gli deve niente, si toglie le sue piccole soddisfazioni e continua la sua vita ormai consapevole che probabilmente morirà di morte naturale. O il governo si attiva veramente per attuare una forte semplificazione burocratica per le imprese, vara una riforma fiscale con una riduzione del costo del lavoro, vara una riforma del lavoro per avere una vera flessibilità in entrata ed in uscita dei lavoratori, riduce la spesa pubblica tagliando gli sprechi e i fannulloni, ci sono una marea di fannulloni nella pubblica amministrazione, oppure questo paese non si risolleva più. E lasceremo ai nostri figli solo macerie. Vi sembrano proposte liberali le mie? Non lo sono. Ve lo dice un comunista. Sono le proposte giuste, sono le cose che devono essere fatte quando si ha la consapevolezza della realtà, ovviamente non quando si ha "il culo nel burro". Ci siamo salutati all'alba, con un gesto della mano, due mondi apparentemente cosi distanti si sono incontrati una notte in un piccolo bar svizzero a poche centinaia di metri dalla dogana, due mondi cosi distanti non potevano darsi la mano al primo incontro.




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Commenti: 1
  • #1

    Elisa (mercoledì, 21 maggio 2014 14:59)

    O il governo si attiva veramente per attuare una forte semplificazione burocratica per le imprese, vara una riforma fiscale con una riduzione del costo del lavoro, vara una riforma del lavoro per avere una vera flessibilità in entrata ed in uscita dei lavoratori, riduce la spesa pubblica tagliando gli sprechi e i fannulloni, ci sono una marea di fannulloni nella pubblica amministrazione, oppure questo paese non si risolleva più. E lasceremo ai nostri figli solo macerie. ...

    sottoscrivo
    l'ho penso da anni...potevano chiedere a noi
    semplice e logico
    però così poi non ruba più nessuno e i parassiti come fanno? ...grande dilemma