Fassina e il MPS. Rapitelo!

Non si può dire che Stefano Fassina sia a noi antipatico. Con quella faccia da albanese appena sbarcato da un barcone, gli occhi vivi eppure sempre spauriti, ispira simpatia. Stefano Fassina è addirittura


assurto agli onori delle cronache come competitor del tecnico super tecnico Mario Monti che, ad un certo punto, si è messo a nominarlo tre volte al giorno. Non in maniera gentile. Quando gli operai dell'ALCOA, lo hanno vigliaccamente contestato, noi siamo stati dalla sua parte, volendo ne trovate traccia qui: http://www.povereparole.it/archivio/lavoro-sindacato-sindacati/alcoa-la-rabbia-cattiva-consigliera/Più volte interrogato sulla vicenda della modifica dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori si è espresso dichiarando, anche in polemica con altri esponenti del suo partito, la natura ideologica e regressiva dell'azione del governo. Fassina ci è simpatico, altrochè. E' stato il responsabile economico del partito democratico pur non essendo parlamentare, a lungo snobbato dai mezzi di informazione ora, che sarà certamente eletto, ci capita di vederlo in televisione da Vespa oppure di sentirlo, questa mattina a radio24. Di questo vogliamo parlare, di quando parla Fassina con i mezzi di informazione. Non è efficace, si incarta, si capisce che ha studiato, che le cose le sa ma non è capace a raccontarle. Studia, ha studiato, si applica, ma non rende. La vicenda su cui da ultimo è stato interrogato riguarda il Monte dei Paschi di Siena in particolare l'influsso che il suo partito ha storicamente sulla banca di Rocca Salimbeni.

Questo ciò che ho sentito con le mie orecchie : “ il problema non è il partito che condiziona la banca, (come dice Monti n.d.r.) no, il problema è la banca che condiziona il partito e gli enti locali”. Fassina, chi ti scrive i testi è sobrio? E tu, Fassina, quando li ripeti, stai bene? Vuoi dire che a Siena e provincia il partito che proviene dal PCI,PDS,DS, ora PD, si faceva dettare l'agenda, le priorità, le politiche da una banca? Stai dicendo che il tuo partito, a Siena e provincia è una succursale della banca fondata nel 1472? Chiudi il partito allora, se non sei in grado di sostenere il legame fra quella banca e quel territorio. Se vuoi dire che quando il soggetto che controlli diventa troppo grande, c'è un problema serio di condizionamento oggettivo, nelle cose io lo capisco. Sarebbe una riflessione alta, degna di te, se invece ci dici che la banca controlla il partito e le istituzioni locali il problema è grosso, i senesi avevano sempre creduto che la loro banca fosse uno strumento di sviluppo per tutti, per questo la storica attività della provincia e del comune di Siena. Basta andarci a Siena per rendersene conto, leva i contributi del Monte per ogni cosa e vedrai che resta poco.

Tanti anni fa ho conosciuto Giuseppe Mussari, in una sezione, era un giovane, allevato per fare quello che avrebbe fatto, fino a diventare il presidente dell'ABI. Stava dentro una sezione del partito che governa Siena, non ci è stato messo dalla banca nel partito, è stato il partito a metterlo nella banca.

Sinceramente non so se il nostro protetto Fassina, si sia reso conto dell'enormità uscita dalle sue labbra, lui con quelle labbra non può dire quello che vuole.

A questo punto purtroppo, visto che i temi da dibattere in campagna elettorale saranno molti, si richiede una soluzione drastica: un commando del partito democratico lo rapisca, rapisca Fassina e lo sottragga a qualunque contatto con chiunque abbia un microfono in mano. Sia riconsegnato al popolo solo dopo le elezioni e a quel punto, se i senesi non l'hanno trovato, gli facciano fare solo comunicati stampa e speriamo bene.

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