Bonanni e soci contro i licenziamenti FIAT: la faccia nostra sotto i piedi vostri

"FIAT ritiri i licenziamenti", sbotta Bonanni. Sono dure le liti in famiglia, si sa. Il fenomenale segretario della CISL dopo tanto ardire però si è subito ripreso: la colpa e' della FIOM. Infatti se i discriminati non avessero ricorso alla magistratura, il litigio con Marchionne, non ci sarebbe stato. Logica ineccepibile del grande stratega. Ormai comunque il dado e' tratto, la rappresaglia della FIAT produce altri discriminati, una beffarda legge del contrappasso. La FIOM CGIL ha dichiarato, subito, che non deve andare a casa nessuno e si può ricorrere a contratti di solidarietà, anche perché dovranno essere assunti nei prossimi mesi,altri lavoratori discriminati. E' nella logica delle cose, non hanno fatto causa per scacciare un' ingiustizia con un'altra ingiustizia.

La CISL, la UIL, l'UGL, la FISMIC e l'associazione quadri, in pratica tutti i firmatari di tutti gli accordi con Marchionne, i profeti del piano industriale che nessuno ha visto, hanno anch'essi chiesto, - per favore, la faccia nostra sotto gli stivali vostri -, alla FIAT, di ritirare i 19 licenziamenti rappresaglia. Poi dici che non le cantano chiare, si capisce che non hanno paura di niente. Anche questo denota coerenza, a Pomigliano non ci sono iscritti FIOM, la rappresaglia colpisce i sindacati firmatari di tutto quanto e' stato a portata delle loro penne, per questo sentono la casa bruciare. Va tutto bene, ma lasciassero in pace i principi e le dichiarazioni roboanti. Dove erano gli odierni questuanti, quando la discriminazione verso gli iscritti ad un altro sindacato, si realizzava? Perché non hanno detto una parola? Ah, già la colpa e' della FIOM CGIL.

 

 

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