Opposizioni/2 Bagnasco

Il cardinal Bagnasco, ha fatto sentire la sua voce: certi comportamenti licenziosi e pansessuali sono incompatibili con le altissime funzioni  istituzionali.
C'è qualche carica istituzionale che adotta simili comportamenti?
Se c'è deve sentirsi colpevole e, sempre secondo l'alto prelato, trarne le dovute conseguenze.
E' vero,  Bagnasco non ha fatto nomi e quando mai la gerarchia cattolica ha fatto nomi? Secondo i bene informati comunque il cardinale, parlava di S.B.
Cosa è successo dunque? Il grido di dolore si è alzato dalle parrocchie e con le dovute prudenze è infine giunto dove doveva giungere e, a questo punto, tradotto secondo gli interessi superiori della Chiesa.
Primo: S.B. potrebbe non essere più l'uomo della provvidenza per i cattolici.
Secondo: ci aspettiamo qualche cosa in questo scorcio di legislatura che faccia ammorbidire i nostri toni, per esempio una pronta approvazione della legge che sequestra la vita in nome della volontà suprema della divinità.
terzo: anche se Casini è divorziato, anche se Fini è divorziato, anche se Rutelli è un ex radicale con questi che hanno preso il nome di terzo polo bisognerà che facciate i conti cari esponenti del popolo delle libertà.
quarto: la chiesa ha terminato la sua traversata nel deserto ed è pronta ad un intervento più incisivo nella politica, quindi, cari cattolici del PD anche voi dovrete trarne le conseguenze, non siete più soli.
Ma spieghiamoci bene, la forza della chiesa non si misura ad armate e nessuna presa di posizione, men che meno una così autorevole, può essere ridotta a politica nuda e cruda, l'urlo delle parrocchie c'è  davvero.
La crisi economica morde sul serio e quando ad essa si unisce una generale decadenza morale e dei comportamenti di chi ha responsabilità nel governo della cosa pubblica, le persone, anche i credenti, chiedono conto ai loro pastori delle indicazioni che hanno ricevuto.
La chiesa è anche un termometro del malessere sociale, ricordiamo quel cartello delle ACLI che suscitò in un convegno la simpatia di Tremonti e che recitava: anche i ricchi paghino.
Pensiamo ai tanti preti che fanno i conti con i parrocchiani licenziati o in cassa integrazione,  i giovani precari che per questo non si sposano  unendo così un peccato alla gravosa situazione esistenziale. Questi preti una volta potevano essere sbrigativamente considerati estremisti del vangelo, ora le loro lamentele assumono forza sociologica e non possono essere più ignorati, piuttosto devono essere meglio indirizzati e questo è il senso dell'intervento di Bagnasco. Attendiamo sviluppi. Registriamo lo schiaffone ma con prudenza, ancora non si sa se sia il preludio alla sonora battuta oppure  la schermaglia aperta ad ogni soluzione.