L'errore del presidente Napolitano

Il presidente Napolitano ha dichiarato che bisogna finirla con la violenza in Val di Susa e più in generale con le proteste che si svolgono nel resto d'Italia contro la TAV, a questa esortazione ha aggiunto una azione: non incontrerà i sindaci della valle contrari all'opera.
Fra sindaci e violenza c'è quindi  relazione?
Se ci fosse relazione qualcuno dovrebbe mandare i carabinieri ad arrestare questi rappresentanti del popolo.
Se invece, non c'è relazione, il presidente Napolitano non ci fa una bella figura.
Egli, avrebbe dichiarato, non ha competenze sulla questione.
Su cosa sarebbe competente, invece, il nostro presidente? Così, tanto per saperlo, se uno deve chiedere un incontro magari sa cosa aspettarsi come risposta.
Non ci siamo, non ci siamo proprio. Il presidente è persona troppo accorta per non conoscere il peso dei propri gesti: ha voluto dare un segnale forte e chiaro e qui ha smesso di essere un garante per diventare un protagonista: il presidente ha deciso che l'opera deve andare avanti.Avrà le sue brave ragioni, per carità, si sarà convinto, oppure si sarà semplicemente stufato di un andazzo nel nostro paese che non riesce mai a concludere niente. Tutto buono, tutte buone ragioni per una opinione. L'unica cosa che non può obiettare è
la mancanza di competenze. Naturalmente la Costituzione assegna dei compiti precisi al presidente della repubblica, fra questi compiti non ci sono attività riservate al governo e al parlamento, ineccepibile ma sbagliato.
Vediamo perchè: un gruppo di amministratori chiede udienza al garante dell'unità nazionale, alla personalità politica più considerata dagli italiani, relativamente ad un problema che non è certo riducibile ad un gruppetto di scalmanati. E' gente che ha il polso dei problemi veri o presunti che susciterà la TAV,conosce i pensieri dei cittadini che amministra, le loro paure. Non sono pagliaccetti improvvisati. Davanti alla prospettiva di un incontro, con chi ha una idea diversa dalla sua, cosa fa il presidente? Si rifugia, come un qualunque impiegatuccio di terza categoria, nelle proprie competenze.
Il presidene Napolitano ha sbagliato: avrebbe dovuto ricevere gli amministratori locali della Val di Susa e fare a loro il discorsetto sulle competenze e sulla violenza.
Negando l'incontro ha sminuito l'importanza dei sindaci agli occhi delle loro comunità e, indirettamente, dato forza a coloro che pensano che non sia utile il confronto ma basti tagliare le reti dei cantieri.
Un grave errore, di quelli che lasciano il segno sui cittadini di quei luoghi da oggi, un po' più ,soli.