Avanguardie/2

19 settembre 2011
Il peggior ministro del lavoro della storia repubblicana oggi, in margine ad una iniziativa della CISL, ha trovato il modo di parlare del tempestivo sciopero proclamato dalla UIL sul pubblico impiego.
Secondo Sacconi il ministro Brunetta sta considerando con attenzione la piattaforma della UIL e c'è uno spazio per negoziare, Brunetta sarà capace di avviare un negoziato ed evitare lo sciopero.
Brunetta quindi secondo il ministro Sacconi è capace di qualche cosa. Va bene, premiamo l'ottimismo.
Ma andiamo nel dettaglio: lo sciopero della UIL riguarda i provvedimenti contenuti nella manovra approvata qualche giorno fa, siccome telepaticamente Angeletti non è riuscito a convincere il governo a cambiare quelle angherie al settore pubblico e ai lavoratori pubblici, ci sta provando, facendo violenza a se stesso, con la proclamazione di uno sciopero che si terrà, lo ripetiamo, a manovra approvata, fra 40 (quaranta) giorni. 
Nessuna meraviglia, fra i suoi amici Angeletti è soprannominato fulmine per la velocità di ragionamento e reazione. Ma basta con le digressioni, tiriamo fuori il dettaglio: il negoziato che dovrebbe fare Brunetta, ha bisogno di una legge per essere efficace, altrimenti è una chiacchiera. Che ci vuole  per fare una legge? 
Ci vuole un governo, anzitutto. Un altro governo, è chiaro. Senza Brunetta, è chiaro. Senza Sacconi, non c'è neanche bisogno di dirlo. Se non ci fosse neanche Angeletti, il risultato sarebbe sicuro.