Le parole per dirlo, D'alema

14 settembre 2011

D'Alema in una festa del PD nei pressi di Roma, opportunamente stimolato, si è sperimentato sull'argomento nozze gay.
Sintetizziamo quindi il D'Alema pensiero: meglio i PACS, che il governo Prodi stava varando, del matrimonio, perchè secondo la Costituzione italiana il matrimonio si celebra fra persone di sesso diverso e anche perchè una parte rilevante della popolazione italiana considera il matrimonio un sacramento.
D'Alema ha intruppato, non perchè pensi non si sa cosa, ma perchè la cosa che pensa è giustificata da un presupposto sballato:qualcuno o molti o moltissimi pensano che il matrimonio sia un sacramento. Ammappa, fico.
Che qualcuno trovi sacra la lettura di alcuni articoli del codice civile in una sala comunale è commovente, che qualcuno trovi il sacro mentre un organo suona in chiesa è meritevole di rispetto ma con l'argomento di cui trattiamo non c'entra nulla. Molte persone considerano la pace un sacramento eppure lo stato decide di impegnarsi, oppure no, in certe missioni senza tenere conto di queste sensibilità, e senza tirare in ballo la Costituzione che pure qualche cosa la dice sul punto.
Lo Stato nasce appunto perchè ognuno possa considerare sacro quello che gli pare ma ciò non deve impedire ad altri di fare scelte diverse. Tanti considerano sacra la vita e questa sacralità è nel nostro paese declinata in mille modi diversi, pensiamo all'aborto che è regolamentato nonostante tanti considerino tale pratica un omicidio. Allora se uno considera il matrimonio un sacramento secondo quanto dice la propria religione e per sua ventura è anche omosessuale non si sposerà, se invece è felicemente omosessuale e non considera il matrimonio un sacramento, deve avere il diritto a stabile un legame che per definizione è più forte dei PACS, ci vuole tanto a dirlo?
In questo campo non possono mancare le parole e chi governa deve abolire i termini sacro e santo che possono essere riservati ad  ambiti privati e li garantiti.
Allora sarebbe stata ragionevole la seguente posizione: intanto i PACS con legge ordinaria subito, poi se ci accorgiamo che servirebbe una modifica costituzionale, la proporremmo al Parlamento e poi si vede, lasciando perdere le categorie ultraterrene.
Sarebbe bello se un programma elettorale cominciasse così: nulla della nostra azione deve essere definito sacro e/o santo.