Cinemapertutti

Eh si, 23 marzo 2002... Ricordo indelebile nella mia memoria. All'epoca ero già un esponente RSU della CGIL nel mio posto di lavoro. Quindi sindacalizzato a tutti gli effetti, benefici e....non... Dicevamo, 23
marzo, data indelebile, ero sinceramente preoccupato per quello che quel governo stava cercando di annullare, cancellare, per loro debellare come un'infezione malefica. E' sempre stata questa la mia sensazione, voler debellare un qualcosa che dava "fastidio" al padrone, ai padroni tutti; non serviva e non serve a nulla toglierlo, ieri come oggi, ma a loro da un senso di liberazione. Ecco sono sceso in piazza appunto con questa motivazione più sentimental/sociale che puramente politica. Sono sceso in piazza e che piazza cazzo!!!!!!! come per andare ad una "guerra" di liberazione contro questi "cerusici" di governanti. Sono sceso in piazza (con le dovute proporzioni...) per una sorta di lotta di Liberazione.
Sono sceso in piazza e mentre camminavo fianco a fianco di centinaia di migliaia di persone accanto a me, ero eccitato e commosso, sinceramente commosso. Camminavo e pensavo a mio padre Partigiano che aveva speso la sua giovinezza, beccato botte da orbi, rischiato la vita per consegnarci un paese libero e con l'art. 18 stampato sopra a caratteri cubitali...Camminavo e pensavo, grazie papà, io adesso sto solo cercando
nel mio piccolo, di continuare su quella strada per non perdere e far rimanere un senso civico e sociale a questo paese. Mi ricordo quello che dicevi: "Ricorda, io ho lottato e ce l'abbiamo fatta, ma per continuare a mantenere questo stato di cose, si deve continuare a lottare, altrimenti l'erba che abbiamo fatto crescere muore e rinasce la
gramigna..." Ecco sono sceso in piazza per mio padre, per mia figlia, per gli altri, per me, ma soprattutto per questo...