La Lega non si schioda più

3 ottobre 2011

La Lega non si schioda più. 
Sui giornali molti esponenti dell'opposizione usano l'orribile esortazione: “ devono staccare la spina “ ma niente, è chiaro, anche ai puffi in camicia verde, che con nuove elezioni sarebbero spazzati via anche dalle valli più improbabili, e, così tagliati fuori da ogni prospettiva politica e personale futura. 
I puffi verdi non si suicidano, è inutile insistere. Basti pensare alla questione dei ministeri a Monza, qualunque federalista avrebbe potuto rinfacciare a Calderoli una scelta che è il contrario di quanto declamato dalla Lega.
Lasciamo perdere la parte ridicola della faccenda, come si sa, le pensate di  Calderoli e Bossi con la supervisione di Tremonti e della Brambilla, sono più vicine alla sceneggiatura di un film con Alvaro Vitali, che ad una qualunque iniziativa con una valenza pubblica.
Il ministero che apre una sede in una regione attua il decentramento, non il federalismo e il decentramento, per definizione, è uno strumento dello stato centrale.
Ma veniamo al succo: si fa strada l'ipotesi, abbastanza fondata, secondo la quale il proprietario del partito dei puffi verdi sia dal 2000 l'arcinoto S.B che, comprandosi i debiti dell'allegra tribù puffa, si è liberato del simpatico nomignolo col quale era chiamato da Bossi:il mafioso di Arcore.
La politica non c'entra più nulla da tanto tempo.
Il governo è squalificato, la maggior parte dei giornali non perde occasione di ricordarlo negli editoriali eppure esso ha la maggioranza parlamentare, hai voglia di presentare mozioni di sfiducia, per i leghisti si è detto, per gli altri si sa, sono persone nominate e se il governo cade la maggioranza di loro precipita.
Per via parlamentare non se ne andranno a meno che non accada qualche fatto enorme che però ora non è alle viste. Ma se la maggioranza parlamentare resta in sella bisogna dire che non è neanche desiderabile che si realizzi un rivolgimento per il quale una parte dell'attuale maggioranza di unisca ad una parte dell'attuale opposizione per fare un bel governo di salute pubblica. Se si realizzasse questa prospettiva, nonno puffo verde (npv) e S.B. avrebbero tutto da guadagnare da un periodo all'opposizione, prima delle nuove elezioni. 
Si rifarebbero una verginità senza sforzo e, cosa peggiore, tutto ridiventerebbe color fango.
Le opposizioni dovrebbero parlarsi in una lingua comune e trovare una soluzione ai problemi che sono aperti senza tanti ghirigori.
Chi deve pagare la crisi e come se ne esce è il quadro da riempire.
Dove si prendono i soldi e dove si mettono, con quali strumenti e in quanto tempo. Così, tanto per farsi un'idea.