Django

Carne in cambio di soldi cento implicazioni, l'argomento e' figo. Ti piace il rosso smarmellato, la scenografia senza pretese, una sceneggiatura da  onesti mestieranti, puoi chiamare questo film un capolavoro. Ti stai accontentando, lo sai. Stai diventando un religioso seguace di Quentin Tarantino. Non è giusto. Django, con la D muta non vale la visione  a parte due o tre scene, la più bella è quella dell'affare, dovrebbero vederla Bersani e Ingroia, il sorriso sulle labbra, i convenevoli, lo schianto, perché uno insiste e l'altro non sa resistere. A volte meglio la desistenza. Bravi tutti gli attori, rimediatelo, guardatelo in gruppo e odiate il servo.


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