elezioni 2013: the day after

E' chiaro, qualche cosa non ha funzionato. L'analisi era giusta, le analisi non le sbagliamo mai, si parte dalla situazione internazionale, si considerano le tendenze economiche mondiali, il posizionamento dei poteri forti, si scorre velocemente la rassegna delle dichiarazioni degli esponenti delle altre forze politiche, si sbeffeggia


ora l'uno ora l'altro e si conclude come si vuole concludere: vinceremo noi, non per noi, no, per il bene del paese. Chi può opporsi al bene del paese che noi incarniamo? Se concludiamo che non vinceremo noi facciamo comunque intravedere l' Eldorado di un prestigioso traguardo: entreremo in Parlamento, sconfiggeremo l'odiata destra, i traditori della falsa sinistra e via discorrendo. Cosa non ha funzionato quindi, se persino il tal cantante era con noi, se addirittura gli intellettuali hanno fatto un poderoso appello, se i mercati non erano spaventati, se, se, se? Semplice,non hanno funzionato gli elettori. Le persone con una matita in mano sono capaci di qualunque azione, anche della più abietta: non darci ragione.

In queste ore, da quando il televisore si è messo a sputare dati assurdi, se ne sono sentite di ogni tipo: Vendola: missione compiuta, abbiamo riportato la sinistra in Parlamento. Bersani: gestiremo la responsabilità che ci è stata affidata. Ingroia: la colpa è del PD.

E' chiaro che le elezioni sarebbero andate meglio senza l'inutile orpello degli elettori, le persone armate di matita, addirittura di matita ciucciata, sono irriducibili alle nostre straordinarie analisi, alla cantante, agli intellettuali e ai loro appelli.

Sgombro il campo, io ho votato lo scbieramento di quelli che si richiamano con varia gradazione alla sinistra, io lo so che ho perso, in questo momento non farò l'analisi del sangue del perchè e del per come, ho perso e ci penserò su, vedo troppi sciacalli un tanto al chilo che scatenano le loro ire verso il loro prossimo, mi dispiace ma per motivi di stile mi sottrarrò a questo esercizio. Mi preme dire almeno una cosa, la grande esplosione del fenomeno Grillo ha molti significati per tutte le formazioni politiche e ne ha almeno uno che non è stato, ancora, esplorato: prima ancora di guardare i flussi elettorali dove sono andati i voti di SEL, del PD, dell'Italia dei Valori, dei tremila monopartiti comunisti, del monopartito verde, bisogna guardare al fatto che il movimento cinque stelle non ha allargato il perimetro della democrazia italiana. Sono aumentati gli astenuti non i votanti, il sistema politico le forze politiche che lo compongono di cui ora anche il movimento cinque stelle fa parte, è un sistema che mangia se stesso, gli stessi protagonisti si contendono brandelli di un corpo che va riducendosi. Con tutta la buona volontà del nuovo che avanza, il tessuto sociale rimane lacerato, i corpi intermedi, le istituzioni della partecipazione sociale non elettorale sono, ove esistenti, anche se poderosamente organizzate,fragilissime. Questo fatto, la trasformazione dei cittadini in tifosi, che a me pare strutturale, apre le porte a qualunque avventura, ieri Berlusconi,oggi Grillo, domani chissà. Considero liberatorio prendersela con popolo italiano, con gli elettori che sono sbagliati, mi ci diverto pure, faccio un passo ulteriore: la nostra sinistra si merita i leader che ha, noi che li abbiamo votati ce li meritiamo.

Il problema quindi è il seguente: cambiamo gli elettori oppure il nostro modo di pensare e quindi questi fenomeni?

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Commenti: 4
  • #1

    fabrizio (martedì, 26 febbraio 2013 12:52)

    è vero grillo non ha allargato il perimetro della democrazia, la percentuale dei votanti è scesa ancora ma, forse, ha contribuito a mantenere un'area di voto altrimenti l'astensione sarebbe stata maggiore. Sgombro il campo anche io, ho votato per lo stesso tuo schieramento e faccio la tua stessa riflessione noi avevamo vinto ancor prima di cominciare la partita e ci siamo dimenticati gli elettori. Grillo ha fatto quello che un tempo faceva la sinistra, a suo modo è stato tra la gente, l'ha galvanizzata a suon di vaffanculo e non di parole d'ordine di lotta come noi facevamo un tempo, ma come noi allora è stato vicino a chi ogni giorno fa i conti con la vita.

  • #2

    Stefano (martedì, 26 febbraio 2013 13:28)

    A larghe linee, tutto o quasi condivisibile...Sgombro il campo anche io dicendo che ho votato la stessa parte (Sel per non creare fraintendimenti ed essere chiari...). Anche io credevo di vincere, anche io credevo che questa volta: "ma come cazzo se pò perde???!!!" (mi scuso per la libertà di lessico..), anche io credevo che il rizzollato a questo giro sarebbe stato spazzato via (o almeno molto ma molto ridimensionato)anche io credevo che a questo giro, "ma si dai che a questo giro la giostra gira dalla nostra parte e non facciamo la fine dei "calci in culo" al luna park, anche io credevo e credevo e credevo tante cose. Poi arrivano i dati e scopri che in Lombardia e Abruzzo hanno vinto...e dici: "Nun ce se crede..." credici invece, credici perché a parte tutte le considerazioni giuste o sbagliate che si potranno fare, come hai detto, decide chi va a votare e ormai ho capito una cosa: siamo (sono...) un popolo di centrodestra, non ci sta nulla fare, ma un centrodestra, opportunista, qualunquista, delinquente, omofobo, razzista. Tutto quello che incarna quello che ci ha governato per 20 anni. Lo vogliono e ce ne dobbiamo fare una ragione. Finché una dolce morte per vecchiaia non se lo porti via. P.S. Postilla: se il pd fa l'inciucio con il pdl per il "bene del paese" è definitivamente morto...

  • #3

    erreerre (mercoledì, 27 febbraio 2013 06:41)

    Siamo un popolo di destra come da sempre dice d‘alema e quindi sono da canbiare gli elettori nel senso che fra una elezione e l ‘altra l‘azione politica da fare é quella di reintrodurre il ragiinamento contro li slogan. peró il ragiinamento é faticoso lo slogan é facile. allora non puoi limitarti alla tv devi trovare luoghi in cui portare ragionamento e seminare quel cambiamento il cui raccolto sono i voti. tuttavia la sensazione che siamo cialtroni resta: votare uno che ti prende in giro da 20anni perché ti promette la restituzione dell IMU o quell altro perché dice tante parolacce....

  • #4

    Fabio LUPI (mercoledì, 27 febbraio 2013 08:51)

    Passata la sbornia e la grossa delusione, bisogna andare avanti.
    I risultati del voto della genta è li .
    I voti possono essere ignorati, analizati, sezionati, scorporati.
    Ma devono essere rispettati .
    La possibilità di fare un governo diverso da quello di Berlusconi, Bossi, Brunetta, Tremonti, La Russa, Sacconi c'è, ed è concreta . Vera .
    Dopo tanti anni. Troppi .
    Si può mettere al governo del Paese uno che quando abita dentro una casa, sa con certezza chi l'ha pagata . Sembra poco, ma in Italia è tantissimo .
    Finiamola di frignare e faccimo qualcosa per il nostro Paese .