Elettore 5 stelle ex di sinistra quando fai così, ti odio. Amico mio - di Ricciolidoro -

  L'ambiente che frequento, il circolo degli amici storici per intenderci, è composto da gente di sinistra, che viene dal movimentismo degli anni '70 e altre realtà e poi si è evoluto, più o meno diversamente, negli ultimi 20 anni. 

 


 Tra questi ci sono anche i 'duri e puri' che per anni non sono andati a votare, mantenendo una sorta di castità ideologica, a mio avviso però colpevole di non aver partecipato al dibattito politico e dunque, implicitamente, di avere favorito 20 anni di berlusconismo. 

 

  Alcuni di questi sono finalmente tornati a votare alle ultime elezioni dando il voto al movimento 5 stelle.  

  Al grido di sfasciamo tutto alcuni ex 'compagni' sono andati all'urna a mettere una crocetta sul simbolino magico che riporta il link al blog di Beppe Grillo.  

  Ebbene, cosa è successo a questi neoelettori?  

  Hanno smarrito il senso critico che invece, per fortuna, altri compagni che vengono dalla stessa cultura politica hanno conservato.  

  Faccio un esempio: vengo dalla stessa cultura politica, per scelta non mi sono mai iscritta ad un partito e quando vado a votare faccio una serie di riflessioni fortemente critiche verso i dirigenti di questa classe politica di sinistra e voto sperando di spostare l'asse verso sinistra ma senza illusioni, senza infingimenti; sono critica verso moltissime azioni e dichiarazioni del PD, verso alcune contraddizioni di Sel ed il linguaggio filocattolico di Vendola, o verso l'operazione politica di Ingroia, a mio avviso sbagliata, con alcune candidature impresentabili. Così voto da quella parte ma continuo a vedere la realtà e a segnalare ciò che non mi piace.  

  Posso mantenere una forte coscienza critica perché il mio riferimento ideologico non sono i leader ma alcune idee nelle quali rientrano, più o meno, alcuni gruppi politici.  

  Ma questo l'ex compagno odierno grillino non lo può fare, e c'è un motivo preciso.  

  Non ha votato per un progetto (il programma 5 stelle NON è un progetto, ma un elenco di divieti e abolizioni) ma per uno Zorro qualunque.  

  Non c'è progettualità né ideologia dietro al movimento 5 stelle (né di destra né di sinistra!) pertanto ogni qual volta il leader máximo dice una cavolata, oppure la dice uno degli imbarazzanti suoi eletti il neoelettore ex di sinistra ora grillino smarrisce il suo senso critico e parte alla difesa a spada tratta, totalmente acritica, che in alcuni tratti sfiora la mania di persecuzione.  

  E' la stampa, sono i giornalisti cattivoni che strumentalizzano le cazzate dei grillini (salvo scuse, dei grillini stessi, a cui ogni tanto spiegano che dare la mano è un gesto di educazione).  

  "Sono stato frainteso" (chi vi ricorda?) "la mia frase è stata messa lì fuori contesto" "non volevo dire questo sul fascismo!" etc. etc.  

  E' tanto più deprimente riconoscere questa totale mancanza di criticità, che ricorda tanto una diffusa anestesia di massa a favore del leader, quando chi dice queste cose viene dalla tua cultura politica.  

  Come è capitato a me sabato sera: ho citato l'orrido post di Grillo sulle donne e lo stupro (ecco il link http://www.beppegrillo.it/2006/08/il_nuovo_femmin.html) e mi è stato detto "Non è possibile" "Dove lo hai letto?" "E' finto, qualcuno è entrato nel suo blog".  

  Del resto molti dei commenti che apparivano a questo post erano dello stesso tenore: "Caro Beppe, la tua vuole essere una provocazione..." "Qualcuno entra nel tuo blog e scrive cazzate..."  

  La verità è che ogni qual volta sia il Superguru (cosa che fa spesso) o alcuni neoduri e puri discepoli (e lo fanno anche più spesso) sparano una cazzata per l'elettore grillino, che non può difendere un progetto o un'idea non resta che la difesa acritica del Capo e delle sue dirette emanazioni trovandogli giustificazioni di ogni sorta, e incriminando quei cattivoni che gettano fango sul movimento.  

  E questo, i grillini che vengono da sinistra, lo fanno più degli altri, perché devono o vogliono giustificare il loro voto del quale forse non sono convinti neanche loro fino in fondo.  

  Ma per far questo hanno perso il senso critico della storia e si sono omologati per entrare a far parte della massa informe del 5stellismo, che li avviluppa e ne annebbia le menti.  

  Chi non ha dubbi, chi perde il senso critico finisce nel marasma del qualunquismo.  

  Appunto.  

 

 

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Commenti: 3
  • #1

    fabrizio (martedì, 26 marzo 2013 10:29)

    Considerazioni molto simili a queste mi hanno dissuaso, alla fine, dal votare M5S. Però il voto l'ho annullato. Ora per molti il nemico è diventato il M5S, ma a me sembra evidente che la sinistra, che ne scova tutti i difetti, lo fa soprattutto per continuare a non occuparsi dei suoi di difetti. Per me è ovvio che si sia passati dal chiedere "fate qualcosa di sinistra" al "fate qualcosa di intellettualmente onesto, anche se di centro", infine al "ora levatevi tutti dalle palle". Per te no! Per me è evidente (e non glielo perdonerò mai) di chi è la colpa di 20 anni di berlusconismo, e non certo dei gruppettari o di chi ha fatto il duro e puro. Se avessimo continuato tutti a votare PD col cavolo che oggi si sarebbe parlato di ineleggibilità, conflitto di interessi, parlamento più giovane e pulito, presidenti delle Camere un po' fuori dalla solita nomenclatura, riduzioni dei compensi, forse anche la TAV messa in discussione. Se uno cucina le penne all'arrabbiata alla festa dell'unità e vota acriticamente PD va bene, se vota acriticamente M5S è un demente e la colpa di tutto è solo sua. Dei tanti deputati di sinistra peones, la cui serietà viene schiacciata dalla furbizia e arroganza dei dirigenti, non si parla, mentre quelli del M5S sono tutti telecomandati. E' proprio il mio senso critico che mi ha da tempo portato a vedere quanta supponenza ci sia a sinistra, a smitizzare quella supposta superiorità intellettuale alla quale puoi credere giusto a 20 anni, poi ti svegli! Smettetela di dare sempre la colpa a qualcun'altro. Mi ricordate quel comico: non siamo noi razzisti, siete voi che siete napoletani!

  • #2

    ricciolidoro (martedì, 26 marzo 2013 10:39)

    Se leggi bene il post capisci che per quanto mi riguarda non ho mai smesso di essere fortemente critica verso la sinistra, anzi feroce a volte, e puoi trovarne traccia in altri post di questo blog. Non sopporto la assenza di dialettica, la mancanza di senso critico, quella sì, mi fa paura. Mi ricorda altre cose, ben peggiori.

  • #3

    Claudio (martedì, 26 marzo 2013 11:42)

    Veramente la supposta superiorità intellettuale è uno dei tanti difetti, non il solo. Io per esempio ritengo il difetto peggiore la tendenza innata al cosiddetto tafazzismo, al farsi del male per forza. E, vorrei aggiungere, anche questa idea subliminale della mediazione ad ogni costo, figlia di una lettura falsata della società. Con questo voglio solo rassicurare gli incazzatos: gli elettori di sinistra non hanno mandato il cervello all'ammasso e nessuno è esclusivo proprietario dell'indignazione, sia pure via web. Ma quello che mi preoccupa è questa lettura massificata della società e di quello che è avvenuto nell'ultimo ventennio. E allora dico: attenti! Il rischio è di mandare in vacca quello che nel post di Riccioli d'oro viene chiamato senso critico e non capire che la vera berlusconizzazione della nostra società è stata la sua distruzione e che alcune evoluzioni post moderne adesso spingono alla distruzione persino del buon senso.