Quirinale: spunti di critica dell'accaduto

Arrivano i dirigenti ad un certo punto, non subito, i dirigenti sanno aspettare, ci spiegano che tutte le azioni che hanno compiuto erano giuste e perfettamente giustificate. Per colpa di Grillo e per colpa di Rodotà e per colpa della carica dei 101 e chissà di quanti altri colpevoli, ci sarà un governo, nella sostanza, come


quello che ancora c'è.

Per me Grillo ha colpa. Se ha dichiarato che eleggendo Rodotà si sarebbero aperte praterie per il governo, vale anche il contrario: se avesse fatto il governo con Bersani si sarebbero aperte praterie per Rodotà al Quirinale. Senza neanche la buffonata delle quirinarie farlocche. Per me Napolitano ha colpa perchè ha giocato una partita sua propria, in ossequio alla sua visione dell'uscita dalla crisi ha prima imposto Monti poi ha impedito a Bersani di fare un tentativo di cambiamento che avrebbe messo Grillo, in pratica e non a chiacchiere, di fronte al dilemma serio di mettere nell'angolo Berlusconi e la parte del partito democratico piena di generali senza esercito. Per me Bersani ha colpa perchè si è spaventato proprio di fronte alla grande possibilità di far emergere la parte del partito democratico che si rende conto, per analisi e per condizione sociale, dell'impotenza dei vecchi giochi. Bersani ha colpa perchè ha proposto Marini che era la negazione di quanto fino a quel momento affermato, ha colpa perchè la sterzata sul nome di Prodi è arrivata con la macchina fuori strada, ha colpa perchè si è fatto ingannare. L'ingenuità in politica è una colpa. Per me i 101 non hanno colpa, sono i pesci di questo mare, persone elette formalmente ma in realtà nominate, persone che rispondono a sollecitazioni di cui non sanno niente. Burattini. Per me Rodotà non ha colpa se non quella di esistere come esempio di intellettuale militante di una sinistra eternamente messa ai margini in primo luogo dalla sinistra. Per me Grillo non ha colpa, quando si è accorto che Rodotà tirava, si è messo a sterzare con parole via via più concrete sul governo col partito democratico, non possiamo biasimarlo se ha fatto il suo interesse, possiamo biasimarlo perchè il suo interesse non coincide col cambiamento della situazione politica. Fa il suo, dopo l'elezione di Napolitano ha blaterato di golpe per poi retrocedere a golpettino, è un comico col venticinque percento dell'elettorato non è stato capace di farci niente. Per me Vendola ha fatto bene, non ha votato Marini, ha votato Prodi, ha finito con Rodotà, fiuto politico, intuito. Meno male che Nichi c'è stato. Per me hanno fatto bene tutti quelli che hanno protestato, che hanno fatto sentire la loro voce che si sono mischiati e ricomposti nel nome di una persona di altissima qualità. Queste elezioni possono essere la fine oppure un nuovo inizio, se si esce dalla diatriba sui nomi e si entra nelle cose che si devono ottenere, dalla massa informe può emergere una prospettiva concreta di cambiamento. In primo luogo se si parla di obiettivi da raggiungere, se questi obiettivi sono semplici e comprensibili si potrà arrivare a cambiare i dirigenti che ad un certo punto, succede sempre così, ci spiegano cosa veramente vogliamo e ci dicono cosa dobbiamo fare e fanno scenari e parlano difficile. Immancabilmente una volta fallito tutto ciò che era possibile fallire, ricominciano a spiegarci che in fondo è andata meglio così: abbiamo ottenuto la rielezione di Napolitano. Sembrava una speranza irrealizzabile, per Berlusconi.

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