Delle donne? Per le donne? Le assemblee, gli uomini. - di Metis -

Cosa penso di un’assemblea sindacale che parla di temi al femminile? Che si rivolge a una platea al femminile? Definirla un’assemblea per donne fa orrore. Assemblea delle donne? Che sciocchezza. Non esistono temi al maschile o al femminile, esistono temi e problemi seri su cui confrontarsi e basta. Eppure la sala era piena di donne. C’ero anch’io. I pochi uomini erano per lo più rappresentanti istituzionali, saranno stati al massimo sei o sette.

Le relatrici di apparato erano imperiose e competenti, battagliere ma terribilmente virili

 


nel modo di porsi. Nonostante il rossetto, l’abbronzatura, l’acconciatura al femminile, erano chiaramente “mascolinizzate”. Ho pensato con tristezza a questo paradosso: donne che per fare carriera sono state “costrette” ad assumere un comportamento maschile, ora parlano di temi a cui gli uomini non prestano sufficiente importanza e lo denotano con la loro assenza. E non mi riferisco solo al femminicidio.

Nessun uomo ha preso la parola dal palco. Per portare la sua esperienza. Per fare una riflessione culturale. Fino a quando non ci sarà assunzione piena di responsabilità da parte degli uomini insieme alle donne, non ci sarà successo pieno per le battaglie sui diritti violati, le identità, le differenze. La vera rivoluzione, il vero segnale di cambiamento, può venire solo da una convergenza comune.

 

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Commenti: 1
  • #1

    carla (lunedì, 20 maggio 2013 00:25)

    Donne -uomini devono pensare -agire -confrontarsi avendo la consapevolezza della Differenza di genere ,ognuna /ognuno deve portare la sua unicità,certamente le donne sono state escluse per millenni dalla scena pubblica -dalla piazza -non era dato loro nessun riconoscimento,ma non é aspirando ad una parità /a quote di vario genere che possiamo portare degli spostamenti,non é copiando un modello maschile che qualcosa di nuovo accadrà......tutto questo merita una profonda riflessione ,da parte degli uomini e delle donne ,"pensare -pensare -pensare "direbbe Virginia Woolf ....