Il capitano e la Croce Rossa, una vicenda. Giudiziaria?

Tutto comincia da queste poche righe trovate su Internet.

 

“Il Tribunale Amministrativo Reg. Lazio Sez 3^ quater, previa riunione dei due ricorsi in epigrafe, nel merito li accoglie e, per l’effetto, annulla per quanto di interesse del ricorrente le due ordinanze comm.li CRI n.142/2009 e 417/2009 con specifico riferimento agli elenchi dei nominativi nella misura in cui il ricorrente non è inserito nei medesimi con richiamo in servizio in sostituzione di altra unità oppure in aggiunta, ove la CRI riterrà praticabile tale

 


seconda misura.

 

Pone gli oneri complessivi di lite liquidati in euro 4.000,00 oltre gli accessori di legge, a carico della C.R.I., Comitato Centrale, ed in favore del ricorrente; nulla statuisce nei confronti delle altre parti non costituite.

 

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.

 

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 14 luglio 2010....

 

La persona che ha vinto la causa amministrativa è un militare della CRI il capitano commissario Mario Martinez, a scanso di qualunque equivoco dichiariamo formalmente di non conoscerlo e di non conoscere niente della sua vicenda personale se non che evidentemente, carte alla mano, ha, secondo i giudici, il diritto di essere richiamato a prestare la propria opera. La CRI ha reagito, ma tutti i ricorsi di cui siamo a conoscenza hanno avuto esito negativo tranne uno.

 

Questo è interessante, se la CRI ha vinto una parte di ragione dovrà pur averla. No, l'unico ricorso vinto contro il capitano commissario era viziato da dichiarazioni non vere. Lo dicono i giudici del Consiglio di Stato: “...Nel corso del presente giudizio è, invece, emerso: a) che l’Ente aveva proceduto nel corso degli anni ad assumere personale anche nelle ipotesi e nelle aree geografiche in cui, nell’ambito del precedente giudizio, aveva negato di aver effettuato richiami; b) che, nel periodo 2005-2010, l’Ente aveva effettuato numerosissimi richiami (circa 370) in sostanziale assenza di criteri univoci e prefissati.

 

In definitiva, nel corso del presente giudizio sono emersi fatti e circostanze non allegati nel corso del giudizio conclusosi con la sentenza n. 4798/2010 i quali inducono il Collegio a risolvere la controversia nel senso della conferma del decisum dei primi Giudici....”

 

Non stiamo qui a fare un articolo giuridico e neanche a perorare una la causa di una singola persona, ci interessa un altro aspetto che ora vi sveliamo per completezza ricorrendo ancora ad internet abbiamo trovato una intervista all'allora commissario della CRI Avv. Francesco Rocca che alla seguente domanda:

 

... analizziamo il caso Martinez. Ha vinto tutti i ricorsi al Tar, si è rivolto a Bruxelles ma non è stato reintegrato. Non le sembra un'ingiustizia?
Così risponde:

 

Il Tar ha dato ragione a Martinez sostenendo che in passato c'è stato un sistema poco trasparente nel sistema dei richiami nel corpo militare con assegni. Non mi ha obbligato a richiamarlo e non ho intenzione di farlo. Da quando ci sono io non ho fatto alcun nuovo richiamo con assegni, ho semplicemente confermato i vecchi precari del corpo militare che legittimamente attendono una risposta. I richiami con assegni presuppongono alcuni elementi che allo stato non vi sono. Richiamare chiunque, compreso Martinez, che anche prima veniva richiamato su base clientelare e dunque sulla base di un sistema di cui lo stesso era vittima e carnefice costituirebbe motivo di danno erariale e nessuno potrà chiedermi di farlo.

 

Ora che tutto è squadernato possiamo concludere: 1) una persona ha vinto tutte le cause ma non ha ancora ottenuto soddisfazione; 2) la croce rossa nella foga di difendersi ha dichiarato cose che il Consiglio di Stato ha stabilito non essere vere; 3) il danno erariale di cui si preoccupa l'ex Commissario ora Presidente Rocca, al momento è rappresentato dalle somme che la CRI ha dovuto o deve pagare al capitano commissario Martinez e ai suoi avvocati.

 

Comunque la si giri non una bella vicenda.

 

Per chi volesse approfondire i materiali che abbiamo reperito:

 

http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=3275 intervista al Commissario Francesco Rocca

 

Di seguito le sentenze in questione:

 

  • Sentenza Tar Lazio n. 38855 del 2010  - impugnate le ordinanze  Commissariali  di richiamo  personale militare per il richiamo immediato del Capitano cri Martinez, con condanna dell'Ente al pagamento delle spese legali;

 

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Roma/Sezione%203Q/2009/200905839/Provvedimenti/201038855_01.XML 

 

  • Ordinanza del Consiglio di Stato n.1741 del 2011 - la Cri impugna la sentenza che viene rigettata, con condanna dell'Ente al pagamento delle spese legali;

 

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2011/201102470/Provvedimenti/201101741_15.XML 

 

  • Sentenza Tar Lazio  per ottemperanza n.236 del 2012 - decisioni di richiamare con effetto immediato il Capitano Cri Martinez dalla data del 01.01 2009, con condanna dell'Ente al pagamento delle spese legali;

 

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Roma/Sezione%203Q/2011/201104946/Provvedimenti/201200236_01.XML 

 

  • Sentenza del Consiglio di Stato n.2141 del 2012  - condanna la Cri all'immediata ottemperanza della Sentenza Tar Lazio n.38855 del 2010 e n.236 del 2012, con contestuale condanna dell'Ente al pagamento delle spese legali;

 

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2011/201102470/Provvedimenti/201202141_11.XML 

 

  • Sentenza del Consiglio di Stato n.4166 del 2012, rigettando l'impugnazione della Cri alla sentenza di ottemperanza Tar Lazio n.236 del 2012, condanna la Cri al pagamento delle spese legali;

 

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2012/201202896/Provvedimenti/201204166_11.XML 

 

  • Ordinanza Consiglio di Stato (collegiale) n.2364 del 2013 che dispone la nomina del commissario ad acta, con condanna dell'Ente al pagamento delle spese legali;

 

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2013/201300851/Provvedimenti/201302364_18.XML 

 

 

 



 

 

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Commenti: 1
  • #1

    caponord (martedì, 16 luglio 2013 20:32)

    La storia risulta abbastanza complessa dove un Ente, non dichiara la verità, sui richiami del personale militare come risulta dalla sentenza del consiglio di stato, il rappresentante legale della croce rossa italiana, prima commissario oggi presidente, che esprime pubbicamente giudizi poco lusinghieri che ledono la dignità del capitano, , personalmente non farei sconti all'attuale vertice..dovrebbe rispondere di tali affermazioni nelle sedi opportune ... ma come al solito si nasconde dietro ad un dito.......