Abolita l'IMU, deve scoppiare la felicità. Alfano ci guarda

Finalmenete l'IMU è stata eliminata, i possessori di prima casa non dovranno preoccuparsi della rata di giugno e neanche di quella di settembre. Via dalle palle l'odioso balzello sono proprio contento. L'ha voluto Silvio? Bene aveva dichiarato una cosa ed è riuscito ad ottenerla. Su, su, tutti a saltare per la gioia, hanno tolto una tassa perdindirindina. Magari uno aveva avuto la fortuna di una casetta in Piazza del Popolo a Roma, doveva pagare una tassa sulla sorte. Mica è una colpa nascere ricchi o diventare ricchi. Una casetta di cento metri a piazza del Popolo per le esigenze di una famiglia di quattro persone è pure piccola. Mica volevamo una tassa contro la famiglia, mica volevamo un balzello odioso sui casi della


vita.

Infatti io, per un caso della vita,  non sono proprietario di casa neanche della prima, neanche di una stamberga, non sono proprietario di terreni agricoli, il mio caso della vita mica era tassato. Prima quando la tassa la pagava quella povera famiglia di piazza del Popolo c'era iniquità, ora no. Il salomonico Alfano ha sistemato tutto. Per questo festeggio: per induzione. Vedo la felicità in giro e mi compiaccio, voglio partecipare pure io alla grande felicità di Alfano. Lui la missione l'ha compiuta. Eroe.

Il contratto di lavoro non me lo faranno. Il vicepremier Alfano è moderatamente soddisfatto.

La disoccupazione resta ai massimi, quella giovanile al 40%. L'arguto Alfano ricorda le virtù, anche terapeutiche, del tempo libero.

Il decreto sui precari impedirà la loro assunzione. L'attentlo Alfano su twitter ricorda che l'importante è partecipare.

Il simpatico Alfano ne ha per tutti, se ti basta l'intenzione sa essere imbattibile. Se vai matto per la comicità involontaria è il tuo uomo. Se ti piace la sottile presa in giro Lui è indispensabile.

La prossima frontiera sarà impedire l'aumento di un punto di IVA. Coerentemente Alfano che fece inserire la previsione dell'aumento ai tempi in cui diceva che Ruby aveva un nonno famoso, ora è impegnato, strenuamente, contro un provvedimento dagli effetti recessivi.

Sono contento, la gente è contenta, la senti la felicità che si diffonde nell'atmosfera, non aumenteranno beni e servizi che già oggi non posso permettermi. E' un passo avanti, se in futuro potessi comprare una cosa nuova la troverei allo stesso prezzo di ora che non posso permettermela. Un bel risparmio. Alfano su questo non sbaglia: meglio non avere l'uovo oggi se non puoi avere la gallina domani. Poi ti abitui e l'abitudine porta alla noia, la noia vive nell'ozio. L'ozio è il padre dei vizi. Pensa se tutti, a partire dai pensionati al minimo e quelli che campano di lavoro dipendente smettessero di dover fare i conti per la spesa e le esigenze primarie, si perderebbero capacità matematiche, mnemoniche e di ragionamento, patrimonio specifico della nostra antica società. Alfano l'antropologo ne è convinto, sarebbe una sciagura.

Pensa se i precari avessero la stabilizzazione del rapporto di lavoro, se i licenziati fossero reimpiegati, se i ragazzi trovassero lavoro, si perderebbero tratti distintivi del folklore italico, che fine farebbe l'arte di arrangiarsi? La nostra letteratura, la nostra cinematografia sarebbero annientate con indubbio danno per l'occupazione, il previdente Alfano queste cose le sa .

Dobbiamo essere felici, l'IMU non c'è più, però sono rimasti i disoccupati, sono rimasti i precari, rimarrà l'arte di arrangiarsi, rimarrà la capacità di fare di conto, di ragionare su come si arriva a fine mese. Alfano mica è scemo, queste cose le sa. Gli scemi sono altri.

 

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