I voti per Grillo.Illusioni clandestine. - di Nonpercaso -

“Guarda un po’”, mi dissi riemergendo dall’apnea, “per una volta respiro aria e non fetenzia”. L’emendamento approvato al Senato aveva quasi smosso le mie scettiche certezze. Cazzo lo hanno proposto i cittadini con cinque stelle, io propongo un emendamento per portarli a sei stelle.

 


Per una volta.

Abolire il reato di clandestinità è la prima buona notizia da paese civile e la maggioranza trasversale, si, quella di noi poveri illusi, aveva battuto un colpo, tremendo, contro la legge più illiberale del mondo, quella che alimenta la clandestinità ma tutela i sonni tranquilli del cittadino medio.

La bossifini. La legge peggiore sull’immigrazione mai costruita, buona a vessare gli onesti e nulla contro le tratte degli schiavi, contro quelli che attraversano il Mediterraneo meridionale con il loro carico disperato. Ventimila morti, dicono le scarne statistiche per forza imprecise.

Me la ricordo al suo primo impatto: 107 mila immigrati da regolarizzare solo a Roma, un milione in tutta Italia. Un susseguirsi di sanatorie, mai volute ma obbligate. E per gli immigrati un iter doloroso e infinito per i rinnovi, carte su carte, datori di lavoro a garantire, impronte digitali per schedare.

La cittadinanza una chimera, ragazzi cresciuti e pasciuti in Italia a diciottanni di nuovo clandestini.

Pronti per i centri di detenzione ed affidati ai giudici di pace, assurti assurdamente a deus ex machina dei poveracci. Una legge affidata alla gestione dell’apparato di sicurezza e da questo a 600 precari in corsa disperata per avere il posto di lavoro. Nulla di tutto questo è servito, i clandestini, si sa, non sono fini giuristi e l’Italia è la porta dell’Europa, l’unica speranza di salvezza.

Una legge di merda, costruita con cosciente razzismo e del tutto inefficace. Ma buona per il consenso. Non c’è niente di meglio che un cittadino medio incazzato per costruirti il consenso. E il clandestino serve per corroborare, per agevolare, per creare un utile bersaglio.

Li ho sentiti i commenti in questi giorni alla tremenda tragedia dei morti a Lampedusa. Ipocriti sui desperados che sono morti (poveretti, ma quanti italiani muoiono perché non hanno lavoro?) o terribili nella loro profonda disumanità razzista. O le considerazioni su una ministra nera e italiana, fatte da personaggi che hanno rubato persino i titoli di studio.

Un giorno. Così è durata la mia illusione di aria pulita.

I guru del movimento hanno subito riportato il numero esatto; 5 stelle, mai 6.

Diamine, se avessero proposto l’abolizione del reato di clandestinità quanti voti avrebbero preso?

Una iniziativa singola di 2 senatori che avevano creduto per davvero alla libertà del mandato. E che adesso subiranno le conseguenze di un processo mediatico, magari fatto con un nuovo programmino software.

Ecco a cosa ci siamo ridotti. Ad inseguire cittadini incazzati a 5 stelle. Che stanno costruendo una macchina per il consenso, che avranno il consenso. Perché siamo in Italy, direbbe il mio socio. Un buco di culo attorniato da seimila chilometri di coste buone per gli approdi dei clandestini, una Lampedusa in grande che baratta democraticamente il proprio declino con la merda.

 

 

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Commenti: 4
  • #1

    Ivan (martedì, 15 ottobre 2013 13:28)

    A volte dovremmo fermarci un istante e riflettere.
    Attendere che i pensieri si decantino quel tanto da lasciare apparire qualche timido dubbio.
    Dubbi che il nostro Nonhofreno conosce solo per sentito dire...
    La Bossifini è una legge varata dal governo Berlusconi non nell'ultima stagione, bensì in quella 2001-2006!
    Ora, se un paio di senatori dell'opposizione hanno agito per impulso e sull'onda del emozione, esprimendo quello che noi - brulicante ammasso di infimi vermicoli da pastura -abbiamo desiderato ascoltare senza aver mai avuto la forza di gridarlo... ciò non toglie che tale compito spetta ben più al governo dove ci sono ben altre coalizioni, con illustri rappresentanti che hanno promosso e/o "tollerato" la legge in questione nel recente e meno recente passato!
    Grillo, che io non conosco e che non rappresento, mi sembra abbia voluto solo sottolineare che non esiste un percorso logico che indica la necessità e la congruità di ciò che hanno fatto i 2 parlamentari M5S.
    L'intervento di Grillo, nelle speculazioni tanto ardite quanto dozzinali, diventa così una sorta di prova inconfutabile di infamia che di colpo avoca a se ogni possibile nefandezza abbiano mai commesso tutti gli altri parlamentari, partiti politici, governi, apparati amministrativi etc. etc.
    E' un caso estremo, ed è difficile mantenere la calma e la ponderatezza, ma io dico che sarebbe dovuto arrivare la notte prima del disastro l'ordine di intervenire per la salvezza di una umanità innocente da parte di chi ha dirette ed ineludibili responsabilità.
    L'opposizione, a mio avviso, ha un solo dovere: quello di rispondere al proprio elettorato rispettando il proprio mandato, e che si può chiamare anche "programma".
    La politica del vecchio Letta "il giovane", e di quelli che l'hanno preceduto, si fa ancora con l'improvvisazione e l'intuito da scuola di mattatori come alla maniera del passato.
    Per questo non resto impressionato dalla pantomima astrofila di Noncredeaperuso che mi sembra piuttosto sempre molto attento a scorgere peli negli occhi di chi si è macchiato di indegnità "osando profanare la sacralità del ministerio politico".
    Saluti e abbracci

  • #2

    Nonpercaso (mercoledì, 16 ottobre 2013 20:18)

    Toh, chi si rivede. Ivan.
    Caro Ivan
    Nel tuo simpatico commento lamenti alcune imprecisioni. La legge Bossi Fini è del periodo che indichi e al suo primo impatto ha prodotto solo ma Roma 107.000 circa domande di regolarizzazione. Perchè anche la legge peggiore non può annullare la realtà. Quindi nessuno ha indicato date diverse.
    Per quanto riguarda le motivazioni che tu attribuisci a Grillo, che non rappresenti, e Casaleggio, che immagino non rappresenti, mi pare che tu ne faccia una questione di metodo mentre invece è del tutto evidente che i leaders invece mettono proprio in discussione il merito della scelta. Quindi uno ha tutto il diritto di criticare. Nella foga di attribuirmi pregiudizi assimili il giudizio sulla legge sull'immigrazione a una pagliuzza in un occhio. E certo la legge non l'ha fatta Grillo, chi l'ha detto? Ma conta il giudizio e, come giustamente dici, quanto l'hai combattuta questa legge. Appunto.
    Saluti e abbracci

  • #3

    Ivan (mercoledì, 16 ottobre 2013 22:50)

    Hai detto bene, c'è foga e rabbia nel mio parlare e può accadere che tralasci di specificare meglio.
    Avrei voluto dire che sono passati oltre dieci anni (mi pare) da quando fu varata quella legge e questo pesa sulle coscienze e la moralità di quanti hanno seduto ai banchi del parlamento. Qualsiasi fosse il ruolo rivestito.
    Grillo si esprime in maniera troppo diversa. Non e' una questione di lessico, e' questione di punti di vista, di weltanschaunung...
    Forse dovremmo tutti liberarci dal sindacal-politichese che ci imprigiona e dalla faziosità che ci rende servi.
    Nonpercelia e' sempre un piacere tornar per uso a contemplarvi!

  • #4

    Nonpercaso (venerdì, 18 ottobre 2013 20:16)

    Mmmh. La responsabilità morale e politica l'hanno tutti coloro che siedono e si son seduti in parlamento. Concordo.
    Ciao