USB e fondo Sirio: quello che non deve fare un sindacato

Un mio amico che lavora nel pubblico mi ha inoltrato questa mail. La riproduco integralmente a parte la firma che è quella di un dirigente sindacale dell'USB – Unione Sindacale di Base -.

 


Martedi pomeriggio USB ha impedito lo svolgimento della videoconferenza di presentazione del Fondo di previdenza complementare SIRIO, in programma presso la direzione generale dell’INPS.

Aveva da poco cominciato a parlare il direttore generale del Fondo, dopo il saluto iniziale del Capo del personale dell’INPS, quando un gruppo di attivisti della USB ha srotolato uno striscione con la scritta “Più forza alla Previdenza pubblica. Affondiamo i Fondi”.

Al grido di “Il nostro TFR non si tocca lo difenderemo con la lotta” i lavoratori si sono avvicinati al tavolo della presidenza e hanno interrotto la videoconferenza intervenendo a più riprese a favore del rilancio della previdenza pubblica contro i piazzisti dei Fondi pensione che, per conto di CGIL-CISL-UIL, battono i posti di lavoro alla disperata ricerca di adesioni.

USB ha lanciato l’allarme sull’applicazione a regime del sistema di calcolo pensionistico contributivo, che determinerà un abbattimento del valore della pensione al 30/40% dell’ultima retribuzione, denunciando il rischio che l’INPS si trasformi in un ente assistenziale, erogatore di assegni sociali, visto che già oggi 19 mln di pensioni sono al di sotto di 7.700 euro lordi annui.

Non è vero che le risorse per il rilancio del sistema previdenziale pubblico non ci siano, basterebbe contrastare sul serio la corruzione nel pubblico impiego, stimata ogni anno dalla Corte dei conti in 60 mld e recuperare l’evasione fiscale e contributiva calcolata in oltre 130 mld.

Il fallimento della previdenza complementare nel pubblico impiego è ormai evidente, al pari di quanto accaduto nel privato. Sono maturi i tempi per rimettere al centro dell’agenda politica nazionale la questione previdenziale e per pensare ad una riforma che abbassi l’età pensionabile e assicuri una pensione pubblica dignitosa.”

Firma

 

Non ci volevo credere e perciò ho fatto una piccola indagine e quello che è scritto nella mail è effettivamente avvenuto.

Parliamo di SIRIO un fondo previdenziale negoziale derivante cioè da un accordo fra datori di lavoro e organizzazioni sindacali la cui adesione è individuale e libera. Un lavoratore può decidere se partecipare oppure no, se partecipa avrà una certa aggiunta alla sua pensione obbligatoria se non partecipa non avrà questa aggiunta. Se uno vuole va sul sito del fondo, in questo caso il fondo Sirio, ci sono dei simulatori e può farsi i suoi conti, se uno non vuole non ci va, quello che dovrebbe versare per i contributi aggiuntivi se lo può spendere subito in quello che gli piace, ma, logicamente, non se lo ritroverà dopo.

Questa è la cosa sbagliata: considerare i lavoratori come deficienti, secondo l'USB i dipendenti dell'INPS non devono neanche sentire cosa dicono quelli del fondo Sirio. C'è poco da buttarla in politica io vorrei avere il diritto di rendermi conto, il fondo complementare negoziale ce l'hanno i metalmeccanici, ce l'hanno quelli della scuola, da anni. Vogliamo dire che i cattivissimi della FIOM non vogliono la previdenza pubblica? Io non mi fiderei ad andare in un'assemblea di fabbrica e dire che siccome si tutelano dai problemi della previdenza pubblica allora sono servi di qualche cosa. I sindacalisti di USB potevano sbugiardare quelli del fondo, potevano, dati alla mano, dimostrarne la dannosità sulle pensioni future, potevano chiedere rassicurazioni e naturalmente potevano e possono dire a ogni lavoratore di non aderire alla proposta del fondo Sirio perchè, grazie alle loro azioni, presto la questione pensionistica sarà risolta e tutto tornerà come prima. Impedire di parlare a qualcuno è una cosa grave, bisogna manovrarla con cautela.

USB ha una convenzione con UNIPOL, non mi viene in mente di dire che sono piazzisti di assicurazioni auto o di polizze vita o antiinfortuni o malattia. Vogliamo dire che una polizza antiinfortuni o sulla malattia, sul modello assicurativo americano, potrebbe togliere la sanità al pubblico per darla ai privati? Oppure che può essere una cosa in più che mi pago con i miei risparmi? Non mi viene in mente di dire che USB vuole distruggere la sanità pubblica proponendo ai suoi iscritti alcuni servizi integrativi, in caso di bisogno. USB non obbliga i suoi iscritti a a fare contratti assicurativi con UNIPOL, se vogliono ne usufruiscono, altrimenti no. Direi che è così anche per il fondo di origine contrattuale, se vuoi entri se non vuoi non entri, se entri il datore di lavoro deve versare una quota anche lui, se non entri il datore di lavoro non versa niente. Rispetto a quello che si trova sul mercato la situazione è molto migliore. La chiave è in una parola: integrativa. Aggiunge, non sostituisce. Davvero senza il fondo Sirio i lavoratori dell'INPS e degli altri enti pubblici, una volta in pensione, staranno meglio? Magari qualcuno avrebbe fatto questa domanda a USB.


  

 

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Commenti: 1
  • #1

    Logi135 (domenica, 27 ottobre 2013 17:02)

    il fondo i colleghi dell'inps ce l'avevano già ed era gestito dall'istituto stesso. poi l'hanno chiuso perchè doveva partire la complementarietà privata. oggi il fondo sirio descrive dettagliatamente le perdite subite negli scorsi anni per gli investimenti legati ai fondi obbligazionari che hanno intaccato addirittura i capitali ?