I poveri assoluti sono raddoppiati dal 2005. I poveri non sono più quelli di una volta: marginali, malati, ignoranti. Ora i poveri hanno preso l'ascensore sociale: operai, impiegati qualche
imprenditore onesto o sfortunato. I poveri ora hanno studiato, hanno un lavoro fisso, erano rispettabili.
La grande questione è questa: chi produce la povertà?
C'è chi dice che la colpa è dei costi della politica, delle auto blu e degli stipendi scandalosi. I più svegli sostenitori di questa tesi si sono arricchiti. Forse non è del tutto vero ma le
palle però girano a mille.
C'è chi dice che la colpa non è della politica ma di alcuni politici ad esempio Berlusconi. Forse anche questo è un po' vero però il governo Monti non ha fatto meglio e quello del giovane Letta
certo non entusiasma.
C'è chi dice che la colpa è del consumismo, tutti vogliono avere il superfluo, invece di lasciare che siano solo i ricchi ad essere charmant. Bella teoria, la crisi dei valori, i giovani d'oggi,
signora mia. C'è chi dice che la colpa è della globalizzazione e detto questo detto tutto.
Hanno tutti ragione, ma la colpa vera è una e una sola: da noi, nel nostro piccolo paese l'aumento della povertà dipende dai comunisti. Non si può svicolare da questa elementare verità.
Da quando sono sparitii i comunisti, tutto è precipitato.
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mauro (mercoledì, 01 gennaio 2014 17:01)
perfettamente ragione!! di qualcuno deve essere la colpa!!
claudio (giovedì, 02 gennaio 2014 14:39)
Geniale! verità elementare e semplice. Non per niente Brecht al termine di una sua nota poesia sosteneva che (il comunismo) è la semplicità che è difficile a farsi.
Buon anno