Si discute eccome se si discute, gli ottanta euro nella busta paga, la riforma del Senato, fra poche ore quella della
pubblica amministrazione. Il governo si muove eccome
se si muove e muovendosi suscita polemiche.Gli ottanta euro per i redditi da lavoro e assimilati sotto i 24 mila euro non possono sostituire i contratti di lavoro dicono i sindacati pubblici. Giusto. Per i contratti privati però si aggiungono a quanto ottenuto. Anche questo è giusto. L'operazione 80 euro ha più luci che ombre, il fatto che sia stata realizzata in poco tempo va ad onore di Renzi. Chi ha argomentato su una presunta elemosina per l'eseguità della cifra non sa proprio di cosa parla, tutti quelli che hanno argomentato sul fatto che manchino gli incapienti e altre sette o otto figure sociologiche, possono iscriversi alla scuola dei benaltristi. Meglio non ci fossero stati questi benedetti ottanta euro? Sul Senato tutti costituzionalisti, una volta per dire che il bicameralismo perfetto andava superato, ora per dire che il superamento del bicameralismo deve essere fatto in maniera diversa. Tutti a girare con la calcolatrice su chi taglia di più i famigerati costi della famigerata politica. Entro un mesetto, giorno più giorno meno, tutto sarà risolto, il giorno dopo il mondo andrà avanti lo stesso. La riforma della pubblica amministrazione è ormai pronta per il varo, meno soldi ai dirigenti, mobilità obbligatoria per i dipendenti dichiarati in esubero. Contratto per i pubblici non alle viste. I sindacati non sono stati convocati, la ministra ora alle prese con le gioie della maternità, prima ancora di essere alle prese con poppate e pannolini aveva dichiarato di non aver tempo. E' stata coerente.
Per quanto occorrer possa Renzi non è il mio tipo, lo dico seriamente, mi rendo conto che non è un argomento politico ma non vorrei averlo come amico. Se fossi iscritto al PD avrei votato contro la sua leadership, se avessi votato alle primarie del PD avrei scelto un altro o un'altra. A caso.Tutto ciò detto Renzi è uno tosto, un avversario onorevole, non un pagliaccio o una caricatura.
Se non si capisce questo non si capisce niente, se si continua sul sentiero finora percorso di critica su come sta a tavola, sul suo intercalare, sulle sue semplificazioni, non si va da nessuna parte.
Di Renzi posso dire che mi aspettavo questa ventata di cose che vorrei contrastare, dei suoi oppositori, non di Berlusconi, non di Grillo, di quelli che sono miei amici di quelli che si chiamano compagni, non posso dire niente. Il mio problema.
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