Congresso CGIL, una letterina in sette punti per i delegati

Cari congressisti della CGIL, il 6 maggio vi incontrerete a Rimini, i giornali saranno pieni di articoli sulla vostra riunione, già li immagino: Camusso frega Landini; accordo sulla rappresentanza: CGIL spaccata ma vince la signora in rosso; CGIL


spaccata: FIOM verso una lista autonoma per il parlamentino di Corso Italia; E' scontro su Renzi: scambio di accuse fra i vertici CGIL.

Si parlerà meno di lavoro, si parlerà meno dei disoccupati, meno dei precari se non per dire che dei disoccupati e dei precari ve ne fregate. Leggeremo il caso pietoso di qualche esodato, si continuerà a battere il chiodo sul fatto che siete tutti pensionati e lavoratori pubblici, vecchi all'anagrafe e vecchi nella cultura.

Cari congressisti questa letterina è per voi.

Primo: il vostro sindacato è molto meglio di quello che raccontano i giornali, non c'è paragone con gli altri. Ficcatevelo in testa per primi voi.

Secondo: voi siete il meglio del mondo del lavoro, disoccupati e precari compresi. Ficcatevelo in testa per primi voi.

Terzo: la vostra organizzazione ha più di cento anni, i governi passeranno, voi resterete. Ficcatevelo in testa per primi voi.

Quarto: Se vi dividete fate il gioco di chi vuole il male dei lavoratori, se non vi chiarite fate il gioco di chi vuole il male dei lavoratori. Ficcatevelo in testa per primi voi.

Quinto: Se permettete che alla vostra organizzazione siano associati i termini rissa, duello, resa dei conti, i lavoratori i disoccupati i precari non saranno uniti. Ficcatevelo in testa per primi voi.

Sesto: voi non siete come gli altri, cercate di non parlare come gli altri, le vostre parole siano semplici, twitter è fico, facebook è fico, ma, diceva Fabrizio: una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale. Ficcatevelo in testa per primi voi.

Settimo: voi non siete come gli altri, cercate di non essere fumosi come gli altri, le vostre parole siano chiare. Cercate di ridurre la distanza fra il dire e il fare.

Settimo bis: siete il meglio ma la concorrenza è scarsa, si può fare un po' meglio. Ficcatevelo in testa: non è lesa maestà se qualcuno, magari qualcuno di voi,lo dice.

Cari congressisti della CGIL,“il caviale è un lusso che ci possiamo permettere, la vodka è un lusso che ci possiamo permettere, il tempo è un lusso che non ci possiamo permettere...”, queste giornate siano fruttuose per tutti voi e per i vostri dirigenti, non trascurate il vostro ruolo e quello del congresso che state svolgendo. I giornali li leggete, le persone le incontrate, non ci si capisce più niente, non vi ci mettete pure voi. Fate le cose giuste e fatele adesso.

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Commenti: 2
  • #1

    rosaria lopedote (domenica, 04 maggio 2014 22:18)



    Abbiamo un grande patrimonio da difendere e da trasmettere!!
    giocare al ribasso non serve al modo del lavoro. Raccogliamo la nostra storia,la nostra forza,le nostre speranze e..rilanciamo!! Non potremo che essere vincenti!!

  • #2

    aldo maraucci (martedì, 06 maggio 2014 08:30)

    Ancora una volta hai centrato il problema, con grande saggezza , hai riportato le parole che sentiremo in questi giorni, cercheranno di dividerci e purtroppo secondo me riusciranno ha fare breccia in piu'di qualcuno che si fara' prendere dal gioco dei nostri avversari che ssono tanti anche vicini a noi, quelli che vivono nelle speranza di ridurci al silenzio, per far prevalere la loro linea favorevole allo sfascio, dal quale stiamo tentando di uscire con grande sacrificio.