Grillo, il 20 per cento non sarebbe una sconfitta se non ci fossi tu.

 

Solo uno che non ha tutti i mercoledì a posto può riuscire nell'impresa titanica di far considerare il 20% alle elezioni come una sconfitta e metterla sulle spalle dei vecchi che se ne sarebbero fregati dei


loro figli e nipoti. L'avrete capito, il premio l'ha vinto Beppe Grillo. Si dice che è stato troppo arrabbiato nei comizi e nelle dichiarazioni, proprio la rabbia che lo aveva incoronato stavolta non sarebbe stata sufficiente a realizzare quello che sobriamente aveva annunciato: una marcia su Roma per reclamare nuove elezioni e dimissioni in contemporanea di Renzi e Napolitano. Se il partito per cui ho votato avesse ottenuto non dico il 20 ma il 10 io sarei stato contento, lo so che non si può piacere a tutti, lo so che c'è da battagliare, lo so che quelli che lavorano stanno sotto. Io col 10 sarei stato contento. Metti il PD al 30, avrebbe vinto lo stesso, Berlusconi avrebbe perso lo stesso, Grillo pure, non sarebbe cambiato niente nei titoli dei giornali, tantissimo per quelli come me, quelli che siccome vivono di lavoro, perdono.

Allora, perchè il M5S ha perso?

A) aveva fissato una soglia troppo alta fidandosi dei sondaggi;

B) aveva fatto dichiarazioni apodittiche senza curarsi del ridicolo;

3) aveva minacciato un nuovo governo con Di Maio Presidente del Consiglio, Grillo e Casaleggio ministri.

Tutte e tre le cose hanno influito: sebbene Grillo sia passato dal volere il 100 per cento ad accontentarsi di un voto in più del PD, sebbene la storia delle stampanti 3D che permettono di costruire case a distanza abbia una sua suggestione, sebbene il cappellino di Casaleggio conferisca, come negarlo, una certa autorevolezza.

Ma a parte le questioni contingenti Grillo ha perso perchè la politica può interpretare la rabbia, può addirittura nutrirsene cinicamente ma non può essere sostituita dai cazzotti alla cieca. Gli arrabbiati, una bella fetta di arrabbiati ad un certo punto comincia a guardarsi intorno, si domanda dov'è, si accorge che il Parlamento non è una la scatoletta di tonno, capisce drammaticamente di non essere un interlocutore su niente. Capisce che perderebbe in ogni caso, smette di votare l'isterico e il guru. La rabbia infatti se sei arrabbiato ti stanca, non vuoi essere arrabbiato, vuoi cambiare.

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Commenti: 3
  • #1

    attikus (mercoledì, 28 maggio 2014 21:49)

    grillo ha perso il mio voto (e quello di parecchi altri) perchè si è dimostrato un patetico ducetto inconcludente accecato solo alla voglia di protagonismo.
    Per assurdo mi spiace abbia perso perchè anche quanti ancora lo seguono ciecamente avrebbero avuto conferma, nei fatti, del suo essere solo fumo e sbraiti ma zero assoluto quanto a sostanza.

  • #2

    franzo50 (mercoledì, 28 maggio 2014 22:09)

    e perché non citare anche che molti elettori - arrabbiati, per carità - non votano i cafoni e maleducati che fanno un uso sguaiato delle parole

  • #3

    AGOSTINO (giovedì, 29 maggio 2014 11:34)

    Grillo ti vorrei fare due domande ed una considerazione:
    1: avevi proclamato che se non facevi il pieno di voti (100%!) saresti sparito dalla circolazione (con nostro immenso gaudio!); a quando questa comunicazione e decisione reale, non come i politici che contesti?
    2: avevi dichiarato che la vostra sarebbe stata "la marcia su Roma-marcia" mi sembra che gli Italiani ti abbiano detto di andare sì a Roma, ma al Fatebenefratelli!
    Ti sei fatto riprendwere nelle pose più incredibili, sperando nella idiozia degli Italiani nel vederti con gli occhi spiritati, stralunati ed usando un linguaggio che non solo i pensionati e gli abitanti di Mirandola hanno rifiutato e ti hanno di contro detto di andare tu a quel paese e di farti curare!!!!