Macelleria messicana e prove false, i poliziotti della Diaz non licenziabili, per legge

Il poliziotto è un dipendente pubblico, svolge un ruolo delicato nel complesso meccanismo della coesione sociale. Anche l'insegnante di qualunque ordine e grado è spessissimo un dipendente pubblico e anch'egli svolge un ruolo decisivo nella coesione sociale. Il parallelo ci servirà fra qualche riga e poi alla fine. I poliziotti che fecero l'irruzione alla Diaz nei giorni del caldissimo G8 a Genova erano dipendenti pubblici.


Essere dipendente pubblico non vuol dire essere per forza una brava persona. Capita anche agli insegnanti di essere presi mentre si comportano male coi loro alunni, non di rado alunni disabili che non si possono difendere. Con la semplificazione che mi dovete concedere si può dire che sia il poliziotto che l'insegnante sono custodi di persone con minor potere. I poliziotti con gli arrestati, gli insegnati con gli studenti, spesso bambinetti. Ogni giorno compiamo un gesto di grande fiducia mandando un nostro piccolo in una scuola o in un istituto, lo facciamo perchè a scuola non può succedere niente ci sono gli insegnanti. La stessa cosa quando ci ferma la pattuglia di qualche corpo di polizia, siamo tranquilli fanno il loro lavoro, stanno coi buoni e noi siamo i buoni. Quando un insegnante sbaglia, quando lo vediamo nei fotogrammi sgranati di una telecamera nascosta picchiare un bambino, accanto alla giusta voglia di farsi una giustizia sommaria, si aggiunge la speranza che almeno sia licenziato.

Riavvolgiamo il nastro: la commissione disciplinare della Corte d'Appello di Genova competente a giudicare Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria che senza giustificato motivo omettono di riferire nel termine previsto all'autorità giudiziaria la notizia del reato, che omettono o ritardano l'esecuzione di un ordine dell'autorità giudiziaria o lo eseguono soltanto in parte o negligentemente o comunque violano ogni altra disposizione di legge relativa all'esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria.

Appunto il caso della scuola Diaz, li ha condannati alla sospensione dal servizio perchè sono soggetti alla sanzione disciplinare della censura e, nei casi più gravi, alla sospensione dall'impiego per un tempo non eccedente sei mesi.

Abbiamo quindi scoperto che la commissione disciplinare della Corte d'Appello di Genova ha ritenuto abbastanza gravi i comportamenti dei poliziotti, ma la sanzione che poteva comminare non poteva superare i sei mesi di sospensione.

Questo è l'arcano: come è possibile che per una cosa così grave ci sia una sanzione così lieve? Se prendono un insegnante, un maestro, un operatore qualunque che maltratta un bambino, spero che sia processato e a parte la questione penale, so che per il suo comportamento potrà licenziato. Lo prevede il contratto di lavoro. Quel lavoro non lo puoi più fare, senza se e senza ma. Lo stesso deve essere per i poliziotti, se tu meni una persona che è sotto custodia non puoi più fare il tutore dell'ordine. Se falsifichi una prova come hanno fatto per mascherare la macelleria messicana alla Diaz, devi essere allontanato dal lavoro di tutore della legalità.

Le parole scritte col carattere più piccolo sono il primo comma dell'articolo 16 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale. Se per cortesia le rileggete troverete la gravità dei comportamenti sanzionabili, a questa gravità non corrisponde la previsione di una sanzione adeguata. Tutto qui, i dipendenti pubblici senza divisa pistola e manette per certi comportamenti il licenziamento oltre che giusto è anche possile. Per i poliziotti non sappiamo se un licenziamento giusto divenga anche possibile. Sarà il fascino della divisa.

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Commenti: 1
  • #1

    Ivan (domenica, 03 agosto 2014 12:19)

    ..e poi dice che uno si butta a sinistra (o destra)!
    Vago e indeciso, l'articolo riflette la confusione imperante ed inestricabile generata dall'impossibilità di allineare il pubblico impiegato ad un lavoratore in ambito privato.
    La GRANDE MENZOGNA costruita ad arte e sostenuta da sindacati e partiti politici è ora arrivata al pettine...eppure resiste ancora.
    A bientot