CGIL per il lavoro, FIOM per il lavoro, ancora divisi?

Susanna Camusso ha annunciato che il direttivo della CGIL del prossimo 17 settembre deciderà di una manifestazione nazionale da tenersi nella prima metà di ottobre in giorno non lavorativo. Tema dell'iniziativa, semplificando,  il lavoro.

 


Maurizio Landini ha pure lui fatto l'annuncio di una grande manifestazione promossa dalla FIOM CGIL per il 25 ottobre, tema dell'iniziativa, semplificando, il lavoro.

Abbiamo capito che il lavoro è importante però diamoci una regolata. Sì rischia l'ingorgo di date, manifesti, inviti, appelli. Io la cosa la vedo storta, sembra che la divisione presente nel mondo del lavoro, sara' certificata nella prossima ottobrata romana, proprio da quelli che piu' di altri si battono per superarla. Infatti, fisicamente i lavoratori che andranno ad una manifestazione, salvo eccezioni non andranno anche all'altra. Ma veniamo al merito, le piattaforme andranno certamente bene, metti insieme i problemi sotto gli occhi di tutti e contemporaneamente parli di evasione fiscale e patrimoniale. Si capisce che bisogna cambiare verso sia se leggerai il comunicato della Camusso, sia se leggerai quello di Landini. Il problema nascerà quando leggerai i comunicati insieme e ti domanderai il perché delle due manifestazioni. Poi ci si domandera' cosa fanno gli altri sindacati e perché non sono stati coinvolti, sempre che gli altri non decidano di utilizzare i sabati residui, per altre manifestazioni naturalmente sul lavoro con annessi e connessi. Questa per me la questione: il livello dei problemi dei lavoratori pubblici e privati, dei disoccupati, dei precari e dei pensionati, non è affrontabile ognuno per conto proprio. Ci vuole una vertenza generale e ci vuole il concorso di tutte le organizzazioni dei lavoratori. Conosciamo le difficoltà dell'impresa, è difficile mettere insieme soggetti diversi per tradizione e prospettiva, tuttavia ci vuole un colpo di coda, una mossa che sparigli il tavolo, tanto coraggio. Nel breve periodo utilizzerei il metodo che Marchionne ha suggerito al governo: &scegliete tre cose, risolvetele e poi passate alle successive tre. Lo so, non è il massimo dell'eleganza, l'ispiratore è sospetto ma certo altri sapranno come dire e fare meglio. Se il governo si trova i sindacati divisi, addirittura divisi al loro interno, avrà vita facile. Dobbiamo sperare che la manifestazione sia una e sia unitaria. Se proprio non fosse possibile, che almeno non si realizzi la concorrenza nella CGIL fra chi è piu' rosso. È indispensabile evitare che le manifestazioni siano quello che non devono essere: un rituale stanco che stanca e ricordarsi sempre, ad ogni passo che i compagni so' tanti, i soldi pochi e non c'è più tempo per i giochi. 

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