Maddechè: Stop austerità? No, ci piace soffrire.

Avrei cominciato così: finalmente una buona notizia, a giugno 2015 li mandiamo tutti a stendere, tutti, proprio tutti, Renzi, Napolitano, la cancelliera tedesca, la BCE, lo spread, gli speculatori internazionali, i mercati. Per farlo abbiamo vinto i conati di vomito e abbiamo accettato brutte compagnie ma ora tutto è passato, a giugno si voterà contro il pareggio di bilancio in Costituzione e le altre cazzate che ci impediscono di combattere la crisi con


politiche antirecessive. Avrei continuato con gli scenari, le mosse, le contromosse, la sinistra PD, SEL, i comunisti, il sindacato. Pazienza per i fascisti, avrei minimizzato. Il pezzo per quanto modesto avrebbe avuto centinaia di mi piace su fb, svariate migliaia di letture in più di quelle consuete.

Bisognava raccogliere entro fine settembre le firme per i quattro referendum contro l'austerità, non devo spiegare qui il contenuto di quelle cose intelligenti su cui ogni persona di buon senso è certamente d'accordo. Figuriamoci, raccogliere le firme contro l'austerità come vendere ghiaccioli nel deserto, metti un chiosco e subito si crea la pipinara di quelli che vogliono comprare. Uguale doveva essere con l'austerità, metti il banchetto e giù la rissa a chi vuol firmare per primo. Non è stato così.

Non scriverò il pezzo che avrei voluto scrivere, dovrò scrivere cose sgradevoli anzitutto per me. Può succedere per carità, uno fa una battaglia e la può anche perdere, mi sta bene anche perdere, sono sportivo. Certo perdere insieme ai fascisti mi sta un po sulle palle, almeno perdo da solo e non in cattiva compagnia. Credo che Alemanno oppure Capezzone e Baldassarri non abbiano neanche per sbaglio un punto di contatto con la mia battaglia contro l'austerità qualunque cosa significhi questa battaglia. Detto questo c'è una questione di stile, del fallimento della raccolta delle firme lo apprendiamo da un comunicato stampa del 7 ottobre pubblicato sulla pagina facebook del comitato referendario, ne riporto due brevi stralci perché le budella mi si contorcono:

..Il quesito su cui abbiamo raccolto più firme (quello che intende abrogare la corrispondenza dell’equilibrio di bilancio con l’obiettivo a medio termine concordato in sede europea) ne conta circa 400.000. I quattro quesiti hanno raccolto, nel loro complesso, poco più di 1.500.000 firme. Il nostro ringraziamento va a tutti i cittadini che si sono impegnati con la loro firma ed il loro lavoro affinché l’iniziativa avesse successo.
E’ un risultato importante che ci porta a non desistere e a rilanciare, per sostenere una linea di politica economica alternativa per l’Europa e l’Italia. Una politica economica espansiva, necessaria per i paesi europei ma anche per il mondo intero. Molti sondaggi ci confortano: la propensione di disponibilità a votare i nostri referendum è fra le più alte, negli ultimi vent’anni, tra tutti i referendum abrogativi testati (ed è significativamente più alta della partecipazione alle ultime elezioni europee)....

 

Non ci basta perdere, non ci basta perdere insieme alla peggio gente, dobbiamo pure coprirci di ridicolo? Non aver raccolto le firme necessarie è un risultato importante: basta aggiungere per chi. Per i promotori? Per i VIP che hanno messo il loro nome sul sito? Per le associazioni sostenitrici? Per i novantasei parlamentari che avevano aderito?

Ditecelo per favore per chi è importante non aver raccolto le firme, perché ad occhio e croce non si capisce. E quello che capisco mi fa girare veramente le palle.

Se poi ci metti che la propensione a votare i referendum, per cui non hai raccolto le firme, sarebbe fra le più alte degli ultimi vent'anni e lo dici nel comunicato che annuncia il tuo fallimento, si capisce tutto. Non è colpa di Renzi se perdiamo.

vuoi condividere?

Scrivi commento

Commenti: 3
  • #1

    Francesco Andreini (venerdì, 10 ottobre 2014 07:58)

    Ciao Cosimo! Il commento potrebbe essere: siccome girano le palle anche ai promotori, hanno cercato di autoconsolarsi....Il titolo del tuo articolo è eccezionale!

  • #2

    Adriano (venerdì, 10 ottobre 2014 09:53)

    Infatti,non è colpa di Renzi.

  • #3

    Vincenzo (venerdì, 10 ottobre 2014 20:44)

    Ecco il CR che mi aspetto, sferzante e arguto. La mia domanda è:serve ancora l"istituto referendario così come lo conosciamo? Sarebbe il caso di avere risposte diverse dalla politica con la P maiuscola?