Renzi, hai un problema: sei tu.

La manifestazione è andata bene. C'erano dubbi? Si che c'erano e tutti fondati. Il movimento sindacale, in primo luogo quello rappresentato dalla cisl e dalla uil, non viene da sfolgoranti successi, la crisi obbliga alla difensiva quelli che fanno le cose sul serio, figuriamoci gli altri. In secondo luogo i pubblici non godono di buona stampa, il loro contratto non è rinnovato, hanno subito e subiscono le ingiurie della legge Brunetta, hanno subito il taglio delle agibilità sindacali dal governo Renzi. Insomma essere preoccupati non era fuori luogo.

Invece, diavolo di uno statale mi riempi piazza del Popolo, ti imbarchi sul pulman e parti la mattina presto, qualcuno prestissimo, per dire a Renzi che ha sbagliato indirizzo. Già Renzi, lo spumeggiante creatore di slogan, proprio in queste ultime ore si era sperticato a dichiarare la


necessità di evitare divisioni sul lavoro. Grandioso. Prima si ingegna a spiegare che per assumere bisogna licenziare, poi, quando i rappresentanti di quelli che dovrebbero essere licenziati più facilmente gli dicono che è una cazzata, prende il sindacato e lo sbertuccia, si mette a cianciare di gettoni telefonici, giradischi e tutta la cantilena sul vecchio che si oppone al nuovo. No, lui il mago del lampredotto e del gottino non semina divisioni, ha soltanto detto che la colpa del precariato è di quelli che hanno il lavoro fisso.

Tolta la parentesi Renzi, possiamo parlare ora del presidente del consiglio.

Il presidente del consiglio ha un problema, anzi di più. Fino a questo momento i lavoratori si sono comportati come in quella vecchia scena dello schiaffeggiato che non si chiamava Pasquale. Quello menava e i lavoratori a dirsi: mica so' Pasquale io, vediamo dove arriva. Ora che il presidente del consiglio delinea il suo percorso, ora che si vede dove arriva, i lavoratori sembrano dire: magari non sono io Pasquale ma sti schiaffi fanno male. Diciamola tutta, se Bertinotti e Bonanni sono arrivati a dire che il taglio dei distacchi per i sindacalisti del settore pubblico era giusto, figuriamoci cosa hanno pensato tanti lavoratori. Quando uno è incazzato non va tanto per il sottile. Se sei un sindacalista, sei come un politico, uno che non fa niente e succhia il sangue a chi produce. Quando ha tagliato le agibilità sindacali, Renzi aveva il consenso anche dei lavoratori pubblici, poi è arrivata la ferale notizia che non ti rinnovava il contratto, che non c'erano investimenti, che alla fine della fiera eri carne buona per il cannone. La manifestazione di oggi inverte la tendenza, la gente ha preso il pulmino per seguire i bistrattati sindacalisti pubblici e i sindacati pubblici si sono presentati in gran spolvero: unitariamente. Per far muovere cisl e uil ci voleva proprio un ex sindaco di Firenze, buono per coniare un hastag ma incapace, perfino, di far intravedere uno spiraglio di trattativa. Sei anni senza contratto e l'unica cosa che sai dire è: continuiamo così. Una parolaccia ci starebbe bene ma non dirò vaffanculo, siamo superiori. D'altra parte, se metti la Madia a fare la ministra dimostri che vuoi far affondare tutto, non lasci scampo, anche cisl e uil si devono sporcare le mani. Ora tutto questo per dire che Renzi, il presidente del consiglio, ha più di un problema: i pubblici se non metti le risorse per il rinnovo dei contratti e la riforma della pubblica amministrazione, vanno dritti dritti allo sciopero generale unitario. Ma se ci vanno i pubblici, in presenza delle questioni aperte dal job act, delle manganellate e delle tante crisi ancora aperte, sarà possibile evitare che ci vadano anche i privati? Se non ci sarà una inversione di tendenza, oggi francamente non ipotizzabile, sarà proclamato lo sciopero generale di tutti i lavoratori, quello di cui sta discutendo la cgil in questi giorni. Questo il problema, quella piattaforma comincerà così: Renzi vattene.

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Commenti: 4
  • #1

    erie (sabato, 08 novembre 2014 20:35)

    Renzi avrà problemi, problemi li avrà anche Berlusconi, il fatto grave è che, in relatà, sono gli italiani a subirne le conseguenze.
    Nazzareno? Un interessato accordo tra Berlusconi e Renzi per sostenersi a vicenda e che nulla ha a che vedere con il bene degli italiani.
    È solo un patto di sopravvivenza tra di loro, un patto molto personale e furbesco per restare al potere...crollasse il mondo! Che miseria infinita questi politici!!!

  • #2

    Renato La Manna (sabato, 08 novembre 2014 21:07)

    Non sottovalutiamo il fatto che il presidente del consiglio, prima vuole cambiare le regole sul lavoro e poi dice che è sbagliato portare la lotta sul piano del lavoro!
    Prima cambia le regole del lavoro al punto da eliminare ogni diritto dei lavoratori (compreso il primo articolo della nostra Carta Costituzionale: "...L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro..." e poi dice è sbagliato portare la lotta sul piano del lavoro!
    Prima accende gli animi di tanti lavoratori aizzandoli dicendo che malgrado le proteste "lui va avanti" e poi dice è sbagliato portare la lotta sul piano del lavoro!
    Ma sapete da cosa è rappresentato il vero pericolo? Che questo l'ha detto un presidente del consiglio!!!

  • #3

    Renato La Manna (domenica, 09 novembre 2014 11:05)

    Io ho paura che la gente cominci a non farcela più di tutta questa situazione. Vede che molti non avvertono minimamente la crisi mentre alcuni non ce la fanno a sopravvivere decorosamente. La rabbia sociale sta dilagando. Il Governo deve trovare dei rimedi veri, e non limitarsi a fare proclami. Un Governo dovrebbe dare fiducia e non dire che il posto fisso (leggasi: stabile) è finito, e proprio mentre dice questo, afferma che bisogna combattere il precariato. Ma qualcuno, per favore, riesce a spiegarmi quale tipo di lavoro esiste oltre a quello stabile ed a quello precario? Chi ha figli si è messo paura. E’ questo che rischia di scatenare la violenza, altro che limitarsi a dire che "...non va spostato il confronto sul tema del lavoro". Forse qualcuno dovrebbe riflettere che se lui non ha bisogno di lavorare, quasi tutti gli altri ne hanno bisogno, e smetterla di dire caz.....ate!!!

  • #4

    Giuseppe (lunedì, 10 novembre 2014 10:10)

    Bellissima manifestazione, unica nota stonata il comportamento di CISL e UIL in piazza, comprendo benissimo che loro hanno perso il senso della correttezza e dello stare in piazza ma la loro stupidagine di voler stare davanti a tutti nel corteo con le loro bandierine li rendono ridicoli, il loro modo di fare rischia di provocare incidenti con il servizio d'ordine della CGIL cosa questa che dovrebbe essere evitata perchè danneggerebbe sia la riuscita della manifestazione sia l'immagine delle tre OO.SS.
    Sabato durante la manifestazione gruppi di lavoratori della CISL e della UIL venivano indirizzati ad andare avanti passando sui lati del corteo il motivo, era quello di mostrare le loro bandierine alla testa del corteo come se quello fosse il traguardo dove chi arriva primo riceve un premio il moltiplicare delle bandiere fornendone 2 ad ogni lavoratore diventa per loro un punto fondamentale.
    Ora si parla di uno sciopero generale la CISl già ha frenato la UIL attende a pronunciarsi, ma visto l'intesa tra i due CISL E UIL pronostico che loro non vorranno farlo. La CGIL andrà avanti e proclamerà lo Sciopero Generale.
    Io continuo a domandarmi quale siano le motivazione che fanno sì che mantengano le rispettive tessere di queste due organizzazioni sindacali.