Mattarella presidente, la resa e l'insipienza della sinistra, note su quanto è lontana la Grecia tanto agognata

Renzi ha stracciato tutti, il giovinotto ha messo nel sacco Berlusconi suo sodale nel patto del Nazzareno, ha messo nel sacco Bersani e la sua area, Cuperlo, Fassina e Civati 

   

con la loro arietta. Sergio Mattarella, un onesto democristiano, la chiave di volta. Detto per inciso di Berlusconi non mi interessa granchè, quello su cui intendo discettare è tutto il resto. Non era ancora finito il cappuccino e Vendola già risuonava: Mattarella è il nome giusto, siamo pronti a votarlo. Quando è finita la riunione dei grandi elettori PD e la proposta è stata ufficializzata una e unica e poi sottoposta pure a votazione, Bersani ha dichiarato che Mattarella era il suo candidato la volta precedente, Cuperlo che dobbiamo dare un segnale al paese, Fassina che Mattarella era veramente un fico. Civati ha resistito. Poco.

Va bene Mattarella non è un nome di cui vergognarsi, lo dicono tutti, anche quelli che si apprestano a non votarlo, ma era questa la posta in palio? Un nome di cui non vergognarsi? Bah.

Tanti anni fa quando qualcuno ti prendeva di sorpresa a Roma si diceva “t'ha trovato al bagno” in quella situazione che si conosce: braghe calate e impossibilità di muoversi agevolmente. E' successo questo: tutti carichi sull'accordo del Nazzareno ci si aspettava un nome impresentabile o almeno discutibile, il segno di ogni nefanzezza. Non è stato così e si sono fatti sorprendere in bagno, pantaloni calati, eccetera. Perchè buon dio, perché? Perché sotto il vestito della sinistra PD e di SEL al momento non c'è niente, nessuna proposta di uscita da sinistra dalla situazione attuale. Forse non sono maturi i tempi o forse loro, i nostri eroi, sono bolliti, anzi scotti.

 

Mattarella poteva essere un pareggio onorevole, non dico di no, se però decidi di giocare la partita, altrimenti il giovane leader ha vinto perché tu non ti sei presentato in campo. Sarebbe forse bastato da parte dei nostri eroi, fare un nome un attimo prima, non per esprimere il presidente della repubblica che avresti voluto, per indicare la persona in grado di incarnare un progetto alternativo a quello che abbiamo visto in questi ultimi anni. Per entrare nel dibattito, per far capire che non sei regalato. I giornali hanno dovuto parlare di Magalli per avere qualche cosa da scrivere, i nostri eroi si sono trovati a tessere le lodi di quello che ogni giorno li tratta da scolaretti stupidi. A proposito del trattamento, Bersani, Cuperlo, Vendola, Civati, Fassina, non hanno mica avuto niente in cambio del loro farsi tappetino, un nome, il richiamo all'unità del partito, quello al senso di responsabilità e tutto si è composto. Ora se Vendola dice che c'è il Renzusconi, se dice tutto quello che ha detto sul giovinastro di Firenze, se Fassina dice che Renzi è il capo dei 101 che tradirono Prodi, se neanche Prodi viene ricandidato, come cavolo si fa a farsi trovare in mutande? Non è stato un compromesso, è stata una resa. Questi nostri rappresentanti si sono fatti fregare perché non hanno niente di nuovo da dire, non sono in grado di esprimere un progetto e neanche il barlume di un'idea da verificare. Certo possiamo parlare di Tsipras, del miracolo greco, loro cantano bella ciao. Dopo l'elezione se ci sarà continueremo ad esercitarci in scioglilingua e ad aspettare fiduciosi. Intanto vacanze a Corfù e Itaca.

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Commenti: 1
  • #1

    Renato La Manna (sabato, 31 gennaio 2015 11:00)

    Ritengo che Mattarella possa essere un buon presidente, come del resto, Imposimato. Ma ritengo che ogni volta che succede qualche cosa di grave per i lavoratori, c'è sempre qualcosa che distoglie l'attenzione sui problemi reali. I problemi nostri sono quelli da anni, mancato rinnovo dei contratti, diminuzione esponenziale del potere d'acquisto dei nostri stipendi, disoccupazione. Cioè tutti problemi legati al lavoro. Per cui dico ai nostri "Grandissimi ... Elettori", votate chi volete, ma TORNATE AI PROBLEMI VERI!!!