Siamo così efficienti che i bambini muoiono in ospedale. - di Centesimopasso -

Una bambina è morta perché non si trova uno straccio di posto in nessun ospedale catanese. Non mi dilungo sul dolorosissimo argomento, questo è compito dei giornali che si occupano di 

   

cronaca (molto chiaro ed esauriente l’articolo che potrete trovare sul giornale online “Today” al link:

. http://www.today.it/cronaca/bimba-morta-catania-telefonate-ospedale.html .” )

 

Una storia che ci lascia sconvolti e perplessi, mi unisco al dolore dei genitori.

Stavolta rischierò di annoiare a morte chi leggerà questo articolo, ma visto l’argomento, non me la sento di adottare un tono scherzoso e quindi vorrei dire qualche cosa sul perché e sul percome uno Stato possa lasciare morire i propri “figli” cercando, poi, di scaricare il problema sulle cosiddette “ultime ruote del carro”.

L’argomento merita attenzione in quanto, se la politica italiana continuerà su questo piano, il fatto cui ho accennato non rimarrà un caso isolato, del resto non lo è già un caso isolato, ne sono successi tanti e tanti ancora ne succederanno, ma la cosa che mi fa veramente andare su tutte le furie è che ognuno cerca sempre di dire che la colpa è degli altri, del resto lo Stato in quanto Ente impersonale ha sempre la colpa di qualche cosa, ma mai ne hanno gli uomini che prendono delle singole decisioni, poiché queste decisioni fanno sempre capo a qualche legge o regolamento che nel prevedere che si tenga un dato comportamento non tiene conto di quello che da quel determinato comportamento può causare.

Detto ciò, occorre dare uno sguardo alla politica economica adottata dal nostro Paese e da tutti quei Paesi che danno più importanza ai soldi ed al guadagno, piuttosto che al benessere dei cittadini.

 

Dagli anni ’80 in poi, è stata avviata nell’ambito della Pubblica Amministrazione una vera e propria rivoluzione legislativa diretta ad una totale riforma improntata sui requisiti di Efficacia, Efficienza ed Economicità. Ma il guaio è che tali “Requisiti” devono essere necessariamente adottati in una Impresa Economica, cioè in una Impresa che ha la funzione nella compravendita di beni (quindi nel guadagno), è questa la funzione di ogni azienda economica, non di uno Stato. Ed il guaio peggiore è che questa funzione è stata ribaltata sul funzionamento della Pubblica Amministrazione, cioè su un Ente che non fornisdce Beni di Consumo (ad es. oggetti da vendere), ma solo Servizi diretti al benessere dei cittadini.

In particolare, tornando ai requisiti che ogni azienda economica che si rispetti deve avere, essi sono:

 

L’EFFICACIA che indica la capacità di un’azienda di raggiungere l'obiettivo prefissato.

 

L’EFFICIENZA: che valuta l'abilità di raggiungere l’obiettivo prefissato impiegando le risorse minime indispensabili.

E L’ECONOMICITA’: che indica che un’azienda deve riuscire ad ottenere entrate capaci di remunerare congruamente sia i fornitori sia il capitale investito.

 

Ora, appurato che tutto questo va bene per ogni attività economica (bar, edicola, monopolio dei tabacchi, compravendita di beni e servizi, ecc.), sicuramente non funziona per niente sul “Welfare”, cioè sullo stato sociale, ora detto assistenzialismo per screditarlo ad uso e consumo dei tanti potentati economici. Lo stato sociale, in effetti non porta denaro, porta solo spese, ne sono classici esempi la scuola, la sanità, la giustizia. Però si deve dire che pur non portando denaro, tali servizi non fanno altro che dare un voto al grado di civiltà di uno Stato. Più efficienti sono quei servizi, più civile e progredito è uno Stato. (Tutti i politici che ne hanno parlato in passato, ad esempio, Kennedy, nel suo discorso a Berlino dove disse che il PIL non può mai misurare la felicità di un popolo, o da noi, Enrico Mattei che tentò di ridurre i costi della benzina acquistando direttamente il petrolio dai Paesi produttori e cercando di eliminare, così, ogni intermediario ed i costi legati a quegli intermediari, sono stati uccisi). Queste sono le prove del fatto che il nostro mondo è dominato dalle banche e dalle grandi imprese economiche, trascurando totalmente il benessere dei cittadini.

 

Ora, riportare gli Ospedali, i Tribunali, le Scuole, le Caserme dei Carabinieri ed i Commissariati di Polizia sullo stesso piano di grosse imprese economiche, fa si che queste strutture producono solo costi e che quindi vanno ridimensionati, ed ecco che vengono soppressi gli ospedali ed i posti letto, vengono soppressi i Tribunali (eclatante la soppressione del Tribunale di Corleone), vengono soppresse le aule delle scuole e le scuole stesse (creando carrozzoni con 40 studenti che non potranno mai funzionare).

E’ recente la soppressione di 400 posti letto negli ospedali siciliani, ed ora cerchiamo il colpevole (magari l’operatore del 118 che cerca di trovare un posto in un ospedale, magari dicendo che non ha saputo spiegare la gravità del fatto a chi, in quegli ospedali, riceve la telefonata).

Recentissima è pure la soppressione di 220 Tribunali e del relativo personale, e poi tutti cadono dalle nuvole quando i servizi funzionano male. I tagli eccessivi ed indiscriminati alle spese, e tutti cadono dalle nuvole quando le macchine di servizio dei carabinieri o dei tribunali restano senza benzina.

La cosa è peggiorata ancora di più dal fatto che lo Stato negli ultimi anni, ha svenduto i propri beni che producevano un gettito, un guadagno, (Poste, Ferrovie, Enti Economici), e sono rimasti solo i servizi che non producono reddito.

Quindi, come fare a rendere più economico lo Stato?

Spendendo di meno, non rinnovando i contrattti ai dipendenti rendendoli ancora più poveri, bloccando le assunzioni e creando dei vuoti di organico paurosi, riducendo gli uffici caricando gli uffici centrali (cosa che rende le Pubbliche Amministrazioni, sempre più inefficienti).

E poi, colpevolizziamo i dipendenti incompetenti, anziché dire la verità sulle cose!

Mi chiedo, chi altri ancora deve morire affinchè ci si renda conto che siamo sulla strada sbagliata?

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