La guerra contro lo stato sociale, una cronologia. - di Centesimopasso -

Pare che un’analisi su quanto sta succedendo in Italia dal 2009 ad oggi, sia obbligatoria.

Incominciamo da un semplice esame cronologico dei fatti:

XVI Legislatura (dal 29 aprile 2008 al 23 dicembre 2012) elezioni politiche 13 e 14 aprile 2008

Governo Berlusconi IV (dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011)


25 febbraio 2009 - Approvazione definitiva del cosiddetto ddl Anti fannulloni (o ddl Brunetta).

5 agosto 2011 – lettera della BCE a Berlusconi (di importanza vitale per poter capire quello che viene dopo. La lettera è in un articolo apparso sul Sole24ore del 29/09/2011).

Governo Monti  (dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013)

9 novembre 2011 -  Giorgio Napolitano nomina Mario Monti senatore a vita.

23 marzo 2012 - Il Consiglio dei ministri approva dopo numerosi tavoli di incontro con le parti sociali il disegno di legge contenente la riforma del mercato del lavoro. Duramente criticata la proposta di modifica dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che in caso di licenziamento per motivi economici prevedeva per il lavoratore esclusivamente la possibilità di indennizzo, senza possibilità di reintegro. Il 5 aprile il Governo ha annullato la modifica come chiesto espressamente da CGIL, CISL, UGL e dal Partito Democratico.

6 marzo 2012 - La Camera approva (con 489 sì, 3 no e 19 astenuti) il ddl costituzionale contenente il pareggio di bilancio in Costituzione (il famoso art. 81 cost. che ha consentito il blocco dei contratti degli statali per 6 anni).

17 aprile 2012 - Il Senato approva in via definitiva (con 235 sì e 11 no e 34 astenuti) il ddl contenente il pareggio di bilancio in Costituzione, che diviene norma costituzionale.

4 luglio 2012 - La Camera respinge (con 88 sì, 435 no e 18 astenuti), la mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro del Lavoro Elsa Fornero. Il Senato approva in via definitiva (con 203 sì, 9 no e 33 astenuti) il decreto razionalizzazione spesa pubblica.

22 dicembre 2012 - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano decreta lo scioglimento delle Camere.

XVII Legislatura (dal 15 marzo 2013) elezioni politiche 24 e 25 febbraio 2013

Governo Letta (dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014)

Governo Renzi (dal 22 febbraio 2014) 

Job Act e abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.

Riconoscimento da parte della Corte Cost. dell’incostituzionalità del blocco dei contratti, ma senza il riconoscimento degli arretrati ai lavoratori.

Riforma della scuola.

 

Come si può notare facilmente da questa semplice cronologia, pare che dal 2009 ad oggi sia in corso una vera e propria guerra verso lo smantellamento dello Stato Sociale.

In effetti, come afferma Luciano Gallino nel suo saggio “La lotta di classe dopo la lotta di classe” (che io proporrei di tenere sempre accanto sul comodino e sulla scivania), c’è una vera e propria guerra in corso contro le riforme sociali e contro il sindacato.

Siamo in piena guerra, anche se qualcuno la camuffa da “buona riforma”, basta pensare ai titoli che danno alle leggi prima di approvarle e per illustrarle: “Contratto di lavoro a tutele crescenti” (in realtà abolizione dell’art. 18), La “Buona scuola” (attaccata da tutti quanti ci lavorano), ecc.

Ma, quando tutto questo succedeva…noi dove eravamo?

Ma poco male, siamo ancora in tempo, ma bisogna cominciare a sbracciarsi, se si vuole fermare questo stato di cose.

E’ il momento giusto, di agire, per evitare che lo Stato sociale e del mondo del lavoro ripiombi nell’800.

 

Ora, parafrasando (ma non tanto) Hannah Arendt: “Il male a volte è talmente banale che tutto capiterà come per caso e, quasi, senza che noi ce ne accorgiamo”.

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Commenti: 1
  • #1

    Elisa (mercoledì, 01 luglio 2015 17:22)

    il male si maschera sempre da bene altrimenti nessuno lo seguirebbe!!