La politica è una cosa dura, quando sei giovane non lo capisci bene, gli altri sono cattivi,crudeli, vendicativi, tu sei buono e generoso. Finchè hai quindici anni ti è concesso pensare in questo modo, quando cresci ti devi rendere conto della situazione e trarne le conseguenze. Parlare di Grecia non è mai facile, c'è sempre qualcuno che ha fatto gli studi classici pronto a bacchettarti, parlare di Grecia nel fuoco del conflitto con le istituzioni europee mentre continua l'emergenza umanitaria ancora di più. Prendo lo spunto
perciò dalla fine, dall'accordo che è stato raggiunto per, come dice Tsipras, salvare il paese. E' questo quello che volevano i governanti greci? Per questo si è svolto il referendum nei giorni scorsi? A giudicare da quanto emerge in queste convulse ore direi di no, tutte le speranze di questi giorni, tutti i paragoni con Davide e Golia sembrano frantumarsi davanti la durezza dei numeri. In questi mesi non è emersa una soluzione alternativa capace di scavalcare le obiezioni degli altri paesi europei, ci si è ridotti a chiamare i tedeschi crudeli. Questo voglio dire: perché i tedeschi dovrebbero essere gentili e generosi? Fanno i loro interessi come ogni paese dello schieramento continentale. Non ragionano come Europa ma solo come somma di paesi a guida nordica? Può darsi, ma cosa significa ragionare in altro modo quando i numeri sono quelli, i trattati sono quelli, gli interessi sono conosciuti?
La politica ha perso di credibilità e continua a perderne perché la differenza fra le parole e i fatti continua ad allargarsi, se dici che vuoi uscire dalla crisi in altra maniera rispetto al quadro neoliberista, bisogna che dalla cassetta degli attrezzi esca fuori qualche cosa che te lo faccia fare, non ti puoi attaccare al fatto che gli altri sono cattivi, difensori di un sistema disumano. Sono cattivi e sono disumani, lo concedo, tuttavia con questi devi fare i conti se devi loro dei soldi o se devi chiedere un prestito, quale senso si può trovare nel definire terrorista quello a cui poi devi chiedere un aiuto? Sinceramente non lo capisco e non l'ho capito. Non cito nessun greco, mi rivolgo ai nostri, a noi. I problemi della nostra epoca sono straordinariamente complessi, mi basterebbe questa acquisizione e mi basterebbe che fossero presentati in questa maniera alle persone che devono organizzarsi per cambiare questo mondo. Il caso greco ci insegna che quando sei al governo devi risolvere i problemi e non soltanto continuare con la propaganda. Ci insegna che devi andare al governo dicendo le cose come stanno, se hai un problema di debito, se hai un problema di inefficienza complessiva del sistema, devi dirlo e devi dire come li risolverai,a favore di chi e contro chi. La politica europea è sbagliata ma per ribaltarla devi avere un'altra politica, sinceramente con tutto il bene che voglio ai greci, a Vendola, a Ferrero, a Fassina io sta politica alternativa non l'ho vista. Non sono deluso, le cose vanno così stiamo sempre sul campo delle chiacchiere, in prima fila nelle citazioni e poi bravissimi con le contumelie, diverso dirci la verità e arrotolarci le maniche della camicia. Mi permetto, senza che ciò intacchi la mia stima nei confronti di chi ha fatto qualche cosa, di rilevare che non ci sono state manifestazioni nei singoli paesi, in Germania, in Italia, in Francia, a livello europeo insomma, a sostegno della posizione greca che infatti non si è manifestata, a sostegno di un'altra idea di sviluppo economico che infatti non c'è stata. Come si pensava che ce la saremmo cavata? I greci hanno fatto la loro parte, forse hanno fatto errori, ma li hanno fatti da soli cioè in solitudine a parte nella notte dello sciagurato referendum.
Sia chiaro.
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Elisa (venerdì, 24 luglio 2015 17:42)
Siamo tutti confusi, noi italiani per primi.
In verità la verità è molto semplice. I greci non hanno saputo governarsi per corruzione e privilegi. La stessa cosa che succede in Italia.
La ricetta sarebbe in verità molto semplice. Affidare il tutto alle donne che hanno la capacità di equilibrare, risparmiare e distribuire. Perchè in una famiglia non hai un figlio che va in ferrari e uno in bicicletta. Ecco, questo è il nostro Governo.
Si chiedono i sacrifici a chi non ha più lacrime e sangue da dare e si lasciano i privilegi e le caste e le ingiustizie e le disparità. Così presto o tardi finirà tutto e i ricchi che intanto stanno comprando tutta Miami saranno gli unici che si salveranno dal baratro