Scandalo Golf, è il mercato, bellezza!

Noi fumatori lo sappiamo, il fumo fa male. Mica ci puoi girare intorno, abbiamo visto i film che descrivevano i trucchi delle multinazionali delle sigarette per fregarci, abbiamo visto le ricerche che parlano dei danni che le sigarette fanno a breve e a lungo termine. Anche se lo sappiamo, fumiamo, di meno ma fumiamo. Gli stati cercano di convincerci che è per il nostro bene. Mettono sui pacchetti di sigarette immagini raccapriccianti, ci spiegano i danni del fumo in gravidanza, di quello passivo, ci vieteranno di fumare al parco, oppure sulla spiaggia, per il nostro bene sarà vietato fumare anche nella nostra automobile. Tutto giusto, sono un fumatore, un vizioso, non sono a la page, ma se vado a casa di un'altra persona non fumo, se c'è un bambino non fumo, coltivo il mio vizio senza vergogna ma riservatamente, inquino il mio microclima quando sono solo, nelle quattro mura della mia abitazione, non

risparmio il mio cane, questo è vero ma per qualche scherzo del destino, non sono ancora uscite
ricerche sui danni che il fumo passivo produrrebbe nei molossoidi neri con focature marroni. Piuttosto, senza che ciò assolva le mie colpe, e i danni che mi autoinfliggo, mi sono imbattuto nella vicenda della macchina del popolo, questa storia del software che con un gioco di prestigio, farebbe apparire l'automobile tedesca come benemerita dell'ambiente. Ho una coscienza ecologica, cerco di
differenziare la spazzatura, se devo comprare una macchina scelgo anche in questa chiave e non soltanto per motivi di convenienza, mi fa piacere che l'aria sia più pulita, se qualcuno ha inventato una
macchina che inquina meno mi compiaccio, esclamo fra me e me: fico. Una cosa sono i danni che faccio a me stesso, altra cosa quelli che non voglio fare ad altri.
La wolkswagen golf poi è una bella macchina anche senza l'alettone, nera è la morte sua. Costa di più ma vale anche di più, ci siamo detti mille volte al bar quando qualcuno ne faceva bella mostra. Ora
è tutto finito. C'era il trucco. Furbi i tedeschi e noi sempre a nominare i napoletani, altro che napoletani quelli magari ti mettono un mattone dentro la scatola della radio, ti fregano col dottò e i
prezzi bassi. I tedeschi invece no, i tedeschi  ti danno una cosa che costa cara e che fa male non solo a te ma all'ambiente che ci circonda, a tutti. Ci domanderemo, perché sono arrivati a questo
punto. Si insinua l'insicurezza: siamo sicuri che solo quelli della macchina del popolo abbiano barato? Magari altri trucchi su altre macchine fanno la stessa cosa o giù di li. Un po' come la storia
dell'antidoping sportivo è sempre più dietro di quelli che cercano i trucchi per vincere. Ma torniamo a bomba. Perchè? Profitti, battere la concorrenza. Il mercato è spietato. Il mercato con rispetto parlando se ne frega di tante questioni morali, c'era l'impiccio dei controlli da superare, c'è stato qualcuno che ha superato l'impiccio non migliorando il motore ma truccando i dati per i test. Metti un dispositivo al punto giusto e tutto si sistema, fino a quando non ti scoprono per un caso fortuito o chissà. La vicenda avrà degli sviluppi, automobili richiamate, multe multi miliardarie e compagnia cantando, qui ci interessa il fondo. Il mercato è una cosa così, non misura l'efficienza dell'impresa, misura il grado in
cui l'impresa riesce a fregare le altre imprese e, ad essere spietati, tutti noi. Il mercato alla domanda: per chi? Risponde per il profitto, non per la società, non per i cittadini, al massimo per
i consumatori, cioè per quelli che possono permetterselo.
L'ambiente, la salute, la guida sicura, tutta roba per i grafici e i pubblicitari, per sfrizzzolare il velopendulo, hanno un valore se si possono vendere. In guerra e in amore tutto è lecito da qualche
parte si diceva, aggiungiamo che anche per vendere tutto è lecito.
Il mercato è in conflitto col benessere sociale, il resto fuffa.

vuoi condividere?

Scrivi commento

Commenti: 0