Expo: Landini e Camusso una nuova polemica, ne avevamo bisogno.

Lunedì 5 ottobre Maurizio non ci sarà, invece il 6 si. Senti che notizia da fregarsi le mani, la CGIL convoca un direttivo di due giorni per discutere a questo punto non si sa pubblicamente di che, e invece già si sa che Susy e Maurizio stanno su due sistemi solari diversi. Lo scandalo è il luogo. Lo scandalo è il tour. Maurizio ha preso cappello, carta e penna e non gliele ha mandate a dire: convochi il massimo organo politico della tua organizzazione in una delle tane del nemico, al centro delle polemiche per il

prima, per il durante e, gravido di incertezze, per i lavoratori e i luoghi, per il poi.
Mettici la visita guidata prevista per il pomeriggio fra gli odiati padiglioni e la situazione diventa proprio è indigesta: non serve al dibattito e rappresenta uno spreco di risorse, i soldi dei nostri
iscritti non devono finanziare un tour turistico.
Tiè direbbe quello. Impacchetta e porta a casa.
La segreteria della CGIL non se la tiene e risponde proprio con una letterina che comincia col Caro Maurizio, glissa sulla visitina ai padiglioni e rivendica quel luogo come significativo della propria
iniziativa. Maurizione nostro allora incalza: “ perchè mai un dirigente della CGIL deve essere finanziato per visitare l'Expo e non si paga la visita da solo, se vuole farla? Perchè di questo si
tratta, di una visita in orario di lavoro. Un lavoro pagato con i contributi degli iscritti”.
La questione quindi riguarda l'uso delle risorse del sindacato usate in modo improprio, se la voce arriva a  Valadiotti quello ci scrive un altro libro. Dovessi dire non mi sembra nessuna delle due cose, il
luogo e il tour particolarmente gravi. Fra i membri del direttivo ci sono tanti burini, gente che non ha fatto il militare a Cuneo, una passeggiata nella rappresentazione del mondo, per quanto parziale e
tematica, può fargli solo bene. Quanto al luogo, uno vale l'altro, per tanto tempo si sono fatti i congressi, perfino una conferenza dei lavoratori comunisti, all'Ergife di Roma che in quanto a
sfruttamento certo non era secondo a niente. Fosse per me li farei sempre a Corso Italia, è la tua sede, il luogo naturale. Un direttivo non deve lanciare segnali, deve affrontare temi e dare
soluzioni, il luogo simbolico, qualunque luogo è una concessione alla società dello spettacolo e se decidi di percorrere quella strada non ne esci più. No, le obiezioni di Landini non mi
convincono, le motivazioni della segreteria della CGIL, ci hanno chiamato i nostri delegati, non mi convincono.
Ma non voglio finire zero a zero, le obiezioni del caro Maurizio relativamente all'uso delle risorse degli iscritti sono importanti, credo che in sede di approvazione del bilancio annuale possa farle
valere a tutto campo. So dalla fonte che poi non citerò che nel sindacato di corso Italia, si sta facendo particolare attenzione alle spese, evidentemente si può fare di più e meglio. La cosa che non
mi va giù però è un'altra: veramente bisognava fare la letterina adombrando un uso scriteriato delle risorse e la questione degli scandali come a significare una specie di indifferenza morale da
parte della CGIL?
Io credo proprio di no, in primo luogo perché non è vero che la CGIL abbia indifferenza morale nei confronti della vicenda Expo, in secondo luogo perché la questione delle risorse destinate
impropriamente al tour turistico, si può risolvere in modo diverso dal rifiuto a partecipare alla prima giornata di una riunione importante.
Una cosa del genere: Landini prende la parola e presenta una mozione del seguente testuale tenore: “la visita prevista per oggi pomeriggio è volontaria e a pagamento, i soldi saranno detratti direttamente in busta paga.” Nessuno spreco e nessuna polemica, vorrei vedere in faccia quelli che votano per non avere la trattenuta.

Tutti i fiumi d'inchiostro sarebbero stati versati per discutere dei contenuti dell'importante riunione e anche io saprei di cosa si dovrebbe parlare e decidere.

Ho saputo tutte queste cose, ma non dell'ordine del giorno del
direttivo, da un mio amico iscritto, volevo far scrivere lui direttamente ma, alla mia richiesta, ha risposto così: mi sto rompendo il cazzo.
Un po' sessista ma rende l'idea.

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