Licenziamenti in 48 ore, siamo tutti contenti - di Centesimopasso -

 

Il Consiglio dei Ministri ha varato il famoso “licenziamento in 48 ore dei fannulloni”, vi sembrerà strano ma sono davvero contento.

 

Sono contento perché, forse, finalmente i nostri politici la smetteranno di farsi belli in TV.

 

A Giletti non arriveranno più telefonate da parte di ex ministri della Funzione Pubblica, e tutti saranno felici e contenti.

 

Il licenziamento in caso di “timbro e fuga” è sempre esistito, ma chissenefrega, l’importante è alimentare polemiche, nella speranza di “scippare” un po’ di voti ai lavoratori autonomi che sono “arrabbiati” per i fatti loro per tasse e balzelli che li affliggono, e invidiano quei pubblici impiegati fannulloni che “timbrano e fuggono”.

 

Però, quando servono, diventano importanti: Il Vigile del Fuoco (ma solo in caso di incendio); il Poliziotto o il carabiniere (ma solo in caso di furti, aggressioni e simili); l’impiegato comunale (ma solo quando si deve chiedere un qualche certificato); l’infermiere (ma solo quando si sta male); e via discorrendo.

 

Finalmente, con il “licenziamento in 48 ore”, la polemica dovrebbe acquietarsi, siamo tutti più

 

siamo tutti più sereni e sicuri che nessuno mai più la farà franca.

 

Bene! Anzi, Benissimo!!!

 

Ora, cominciamo a parlare dei diritti, mai applicati, perché lo Stato ha bisogno dei nostri sacrifici:

 

I blocchi contrattuali! i diritti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro! Il, sacrosanto Diritto alla salute (sempre nei luoghi di lavoro)!

 

Parliamo dei diritti dei lavoratori della Giustizia:

 

Qualche giorno fa l’ex Ministro Brunetta nel corso della trasmissione “L’arena di Giletti” su Raiuno il 17.01.2016, per telefono ed in diretta, ha testualmente espresso questo pensiero:

 

Si pensi anche all'assenteismo dei Tribunali, perché i tribunali sono luoghi di inefficienza totale, in qualsiasi Tribunale se lei va dopo le ore 14 non c'è anima viva, e per questa ragione i processi durano sette, otto dieci anni”.

 

Questa frase, detta da un Ministro della Repubblica, ancorchè ex, offende la dignità, la professionalità e la dedizione dei lavoratori giudiziari:

 

Intanto, l’orario di servizio di ogni dipendente pubblico va dalle ore 08.00 alle ore 14.00, ma malgrado ciò, invito chiunque a farsi un giro nel Tribunale della propria città dopo le ore 14.00, quel Tribunale sarà popolato di “fessi” che lavorano senza stipendio, con gli straordinari che arriveranno, forse, dopo due anni, salvo che non siano costretti a compensare con dei riposi, per mancanza di fondi e che danneggeranno ulteriormente il lavoro nei Palazzi di Giustizia.

 

Qualche giono fa un magistrato ha detto che il lavoro nei Palazzi di Giustizia, può essere paragonato ad una vera schiavitù, ora, qualcuno provi a pensare che, se è schiavitù lavorare “indefessamente” con uno stipendio di 3 mila euro, cosa significa, lavorare allo stesso modo con uno stipendio di molto meno.

 

 

 

In definitiva sono molto contento per questa norma, che farà cessare ogni polemica sui pubblici dipendenti, ma scommetto che troveranno altri argomenti e, magari riusciranno a privatizzare tutto il pubblico impiego e con la benedizione di quel Popolo Sovrano che si fa pilotare dalle belle parole di qualche “fannullone” vero e non presunto.

 

 

 

A questo punto, tutti dobbiamo sapere che, sia nel privato che nel pubblico esistono dei diritti, con corrispondenti obblighi da parte dei datori di lavoro, che in un mondo informatizzato come il nostro, non possono essere disattesi. Ma purtroppo, non sono stati osservati, che in minima parte:

 

 

 

 

 

1. Innanzitutto, per i videoterminalisti è obbligatoria la sorveglianza sanitaria, in ragione dei problemi che possono derivare alla vista ed all’apparato muscolo-scheletrico a causa del prolungato lavoro al computer.

 

2. Per i videoterminalisti, è necessaria una pausa minima di 15 minuti ogni 2 ore di applicazione continuativa al computer: le pause sono computate a tutti gli effetti come orario di lavoro.

 

 

 

3. Un’illuminazione idonea, quando si lavora al pc, può essere pari a 300 lux, ma il valore è innalzato a 500 lux laddove il videoterminalista necessiti di leggere anche documenti cartacei.

 

 

 

3.Il microclima ideale, per chi lavora al computer, è privo di correnti e di umidità eccessiva, con una temperatura che non dovrebbe salire sopra i 26 gradi d’estate o scendere sotto i 21 gradi d’inverno (anche se è tollerabile sino ai 18 gradi).

 

 

 

Qualcuno di chi legge, ne ha ai constatata l’osservanza da parte del proprio datore di lavoro?

 

 

 

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Commenti: 3
  • #1

    Roberta (lunedì, 25 gennaio 2016 20:35)

    No, faccio parte di quei "fessi" che stanno in Tribunale anche dopo le 14, oggi anche senza riscaldamento!

  • #2

    Iole Attisani (lunedì, 25 gennaio 2016 20:46)

    Ci sarebbe anche il diritto al rinnovo del contratto ed il diritto alla carriera, il diritto alla sicurezza, il diritto alla pensione....
    Ma in verità ció a cui si mira è la sottrazione dei diritti ai cittadini.

  • #3

    Renato La Manna (martedì, 26 gennaio 2016 12:51)

    Si Roberta, ne so qualcosa.
    Iole, ci sono troppi diritti disattesi, purtroppo!