Lo sciopero e il contratto subito - cosimo arnone -

Sono un dipendente pubblico e il mio sindacato ha proclamato lo sciopero perché non ci rinnovano il contratto da sette anni. Questo sciopero è parte di una più generale campagna di lotta contro il governo e di sensibilizzazione nei confronti della pubblica opinione, sul modo in cui è considerato il lavoro pubblico e, direi come conseguenza matematica, noi, i lavoratori pubblici. Non farò qui la tarantella ideologica sull'importanza che alcuni servizi siano e rimangano pubblici, semplicemente perché l'ideologia non c'entra niente. Il pubblico è di tutti, anche dei lavoratori, dei poveri, il privato no. Il privato è di qualcuno. Nel parco pubblico ci entri, ti siedi su una panchina, e magari con un panino e una birra svolti il pomeriggio festivo. Nel parco privato non c'entri, magari vedi il verde, magari vedi le panchine, il laghetto. Il parco privato lo puoi solo vedere se non è il tuo. Il parco pubblico è anche tuo.

Certo poi c'è tutta la parte che noi non siamo abbastanza bravi e tenercele le cose nostre, c'è anche il fatto che i parchi pubblici sono trascurati da chi dovrebbe manutenerli. Certo c'è anche il fatto che certi lavoratori pubblici non fanno bene il loro lavoro. Chi lo vuol negare? Però se il parco è pubblico potrà sempre darsi che sia gestito meglio, se invece diventa privato diventa tutta altra faccenda. Se viene aperto anche ai non proprietari deve produrre profitto . Vale per il parco, vale per il resto. Mi ero stufato di parlare degli ospedali e delle scuole e degli asili nido e di tutto il resto che balza agli occhi con maggiore violenza. Comunque lo vedono tutti, la roba pubblica è sempre l'ultima, mancano i soldi per tutto, come se i soldi fossero tutto e, dulcis in fundis non ci sono i soldi per i contratti di quelli come me: i guardiaparco. Quando dici che non rinnovi i contratti a quelli che mandano avanti la baracca dici una cosa semplice: della baracca non me ne frega niente. Hai voglia di riempire le pagine facebook, gli account twitter e tutto il social terraqueo, le chiacchiere stanno a zero, non cacci i soldi per i dipendenti pubblici perché te ne fotti del lavoro pubblico, cioè del servizio pubblico, cioè di tutto quello che è di tutti. E' veramente inutile che cacci gli esempi dei truffatori del cartellino, cacciali e festa finita. Quando prendono un politico con le mani nella marmellata mica stoppano lo stipendio di tutti gli altri.

 

Ma insomma non voglio farla tanto lunga, il mio sindacato ha proclamato uno sciopero, è parte di una campagna più vasta, sono contento anche perché è unitario. Dal mio punto di vista è meglio uno sciopero unitario e imperfetto che uno sciopero perfettissimo solitario, quando stai insieme le cose si aggiustano, quando stai diviso le cose continuano a sfasciarsi. Se dovessi dirla tutta sarei ancora più contento se lo sciopero fosse proclamato anche da altri sindacati e sarei stato ancora più contento se il mio sindacato si fosse reso protagonista di una ricerca dell'unità ancora più grande. Magari lo ha fatto, io non lo so. Non ho avuto modo neanche di partecipare alla discussione sulla piattaforma, sinceramente avrei scritto a lettere ancora più chiare che la cosidetta legge Brunetta deve essere cancellata o almeno sterilizzata, ma non è questo che importa adesso, adesso importa lo sciopero. Sono iscritto ad un sindacato, il mio sindacato mi dice di scioperare, ci tengo al parco e anche a me stesso, per tutto il resto ci sarà tempo, per le critiche e le precisazioni ci sarà tempo, quando è il giorno dello sciopero, si sciopera. Da soli non si è niente.

 

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