Paradiso amaro - cosimo arnone -

Le Hawaii non c'entano niente a parte una operazione immobiliare che si sarebbe potuta ambientare ovunque.
Il titolo originale infatti, se fosse stato tradotto correttamente, sarebbe stato: gli eredi.
Ma neanche l'eredità c'entra niente.
La verità è sempre una buona notizia scriveva qualche anno fa Erri De Luca,

questa volta attraverso un percorso, tortuoso ma umano,serve a rimettere insieme emotivamente gli individui superstiti ,il padre marito e due ragazze, di  una famiglia benestante americana.
Tanti i temi esplicitati. il testamento biologico, il tradito che è sempre l'ultimo a sapere, queste famiglie che sono agglomerati momentanei di esseri che si incontrano casualmente, sempre pronte ad implodere e poi, la coscienza ecologica che sopravviene, come una ricerca di stabilità.
Unico neo: manca il punto di vista della moglie madre, da quello che si capisce non ne esce bene, ma è una impressione ingiusta: chi sceglie come morire spesso sceglie anche come vivere. Avrà avuto le sue buone ragioni.
Eccellente Clooney, capace, seppur entro i limiti del suo volto che tende sempre più ad arrotondarsi, di interpretare le scale cromatiche dello smarrimento.
E' un film sulla difficoltà di parlarsi, andate a vederlo e ne parlerete.
Vale la sala, obligatorio andarci in coppia.

unico neo

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