Dopo il referendum, cosa farà la mucca?

La scoppola l’ha sentita? In prima battuta sembrava proprio di si. Come poteva essere altrimenti? Neanche a Salerno si può stare sicuri. Da qui il discorso di accettazione della sconfitta, non quello della sua comprensione. Ha preso una scoppola, non ha capito perché. Può starci nella concitazione delle prime ore, magari non hai tutte le

informazioni, speri che i sondaggisti confermino la loro tendenza negativa, già prepari qualche bella battuta, un twett fulminante. Invece le nefaste previsioni vengono confermate e non ti resta che arrenderti all’evidenza, hai perso anche se non sai bene perché.
I perché da solo non li conosce nessuno, praticamente in nessun campo, per questo viene in soccorso uno strumento che qualcuno chiamò intellettuale collettivo, quel cervello che mette insieme tanti cervelli e invece si sommarli li moltiplica, trovando le soluzioni per non commettere più gli errori evidenziati dalla sconfitta.
Da qui le tante speranze che in molti riponevano nella direzione del PD che si è tenuta dopo qualche rinvio di giorno e di orario, nel tardo pomeriggio di mercoledì 7 dicembre. Tardo pomeriggio, già pregustavo una riunione fiume. Corridoi affollati, pause strategiche per fumare, interventi drammatici, ordini del giorno contrapposti, urla, magari qualche spintone.
No, l’epoca romantica è definitivamente tramontata. Ha parlato il capo, ha detto quello che aveva già detto innumerevoli volte, ha fatto la cantilena su quanto il suo governo è stato meglio degli altri, ha ricordato che chi ha vinto lo ha fatto su una negazione, che loro non hanno un leader, non hanno un programma comune, molti fanno schifo, molti sono traditori, molti non hanno capito. Ha detto perché ha perso? No.
Ci sta, uno perde, una parte del suo partito gli aveva voltato le spalle e per reazione si riguarda allo specchio e si trova ancora bello. Ho pensato che dopo il discorsetto di prammatica sarebbe arrivata la sostanza, i favorevoli e i contrari a battagliare sulla analisi del voto, sui flussi elettorali, sui luoghi forti e su quelli deboli, sulla proposta: giusta, magari confezionata male oppure proprio sbagliata in radice. No non c’è stato niente, dopo il capo neanche il diluvio, nessun intervento. La direzione ha deciso di essere convocata permanentemente ognuno a casa sua e ci rivediamo quando tutti i giochi saranno fatti. Adesso si apre la fase delle consultazioni, Mattarella incontrerà tutti, ognuno dirà la sua, chi le elezioni subito, chi le elezioni subito ma fra un po’, chi le elezioni subito ma dopo la legge elettorale. E il PD che dice? In realtà non ha deciso niente sulla base di niente, solo una dichiarazione del tipo: facciamo un governo tutti insieme oppure elezioni. L’ho scritto prima: sulla base di quale analisi formuli questa proposta? Sulla base di quale dispositivo approvato dalla direzione vai da Mattarella a lasciare il verbo? Niente, la solita storia, si fanno proposte sulla base di un umore: abbiamo già dato, ora fatevi avanti voi che avete vinto.
Dico bah come lo direi di qualunque partito che abbia l’ardire di chiamarsi così, intellettuale collettivo, organizzatore di interessi, una cosa che metta insieme più di tre persone sulla base di un programma, una tattica, una strategia.
Dico bah anche nei confronti di quella che è chiamata minoranza dem. Ma come la mucca è in corridoio e voi gli mettete le pattine agli zoccoli? Ma come si fa, dico come si fa, a non dire nella sede giusta, con la convocazione giusta, al momento giusto, quali sono le ragioni che hanno sostenuto la tua vittoria. Come si fa con gli zoccoli che calpestano le mattonelle a stare zitti e a reggere ancora la finzione? Hai avuto la tua occasione, hai vinto, allora vai fino in fondo, formula una proposta, dicci come vorresti andare avanti nella situazione politica mutata. No, niente, ci vediamo la prossima volta.
Il punto è questo, di Renzi mi frega il giusto, ma la mucca, la mucca è importante, anzi secondo Bersani è un toro. Se è un toro, credete che resterà a lungo a guardare il lampadario?

un muggito s'aggira per l'italia

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