Berdini di se dice di essere un idiota. La fonte è attendibile, non sarò io a disconoscerla. Il punto è il seguente: vieni nominato perché sei bravo, hai la fama
giusta e probabilmente anche le idee. Berdini, hai la tua storia e non sarò io a disconoscerla, non sei un semplice tecnico, hai fatto politica, hai una visione politica, quando arriva uno e ti
fa dire quello che hai detto, lo sai bene che capita, ti sei fatto uccellare.
Ricominciamo: dici di essere un idiota, va bene, non c’è bisogno di insistere, però una cosa dovresti chiarirla: perché?
Forse perché ti sei fatto prendere col sorcio in bocca a dichiarare cose che non
volevi dichiarare? Ti hanno torturato?
No, se anche il tramezzino fosse stato rinseccolito come qualche volta al bar villanova, non avresti ceduto. Non ti hanno torturato, per registrare quel campionario
di frasette del cavolo, le hai dette perché le pensi.
Ora la questione che si pone è la seguente: sei un idiota perché ti sei fatto fregare per un tramezzino mezzo acido, oppure sei un idiota perché hai detto quello
che pensi?
La questione non è irrilevante.
Ci sono dei diavoli che con mezzi subdoli e occulti riescono a farti dire le cose che non pensi, studiosi delle psicoscienze, manipolatori, prestigiatori,
illusionisti. Giornalisti qualche volta.
Quindi non pensi quello che hai detto, che la Raggi e Romeo… insomma hai capito, che la Raggi si circonda di una banda, eccetera eccetera.
Va bene, io ci credo, ti hanno messo in bocca cose che tu non pensi e con un barbatrucco ti sei trovato a diffamare la sindaca che ti ha nominato e quelli che in
giunta lavorano con te. Effettivamente non è una gran figura.
Facciamo invece l’altra ipotesi, hanno registrato una conversazione che risponde al tuo pensiero, la Raggi e Romeo….tu m’hai capito, poi dovresti dire che c’entra,
e la banda, gli incompetenti. Facciamo finta quindi che il pensiero è vero ma ti è stato carpito in maniera diciamo così, disonesta. Effettivamente non è una bella cosa. Non mi piacciono i fuori
onda neanche se coinvolgono persone che non stimo, è un giornalismo da buco della serratura, da gazzettino manettaro. In questo, se è vera questa ipotesi, il furto di parole in libertà, hai la
mia solidarietà. Resta la questione che dici di te di essere idiota e di essere dispiaciuto per i danni che hai fatto, non me lo dire a me che di danni ne ho combinati fino in Cina e ci penso
sempre.
Voglio aiutarti a definire meglio la situazione: dici che ti manderanno via per la storia dello stadio della Roma, che sei troppo fico per quello scempio
urbanistico, dici che era una questione di tempo. Può essere ma te lo dico urbi er orbi, se pensavi quelle cose di Virginia e Romeo, se pensavi che stavi in mezzo ad una banda di incompetenti,
non dovevi aspettare di fare la figura dello scemo. Te ne dovevi andare via. Non dovevi accettare, neanche per un secondo, la formula delle dimissioni respinte con riserva. Solo una che è stata
allo studio Previti poteva usare una simile espressione: resti ma in ginocchio. Pensi che sono dei cazzari? Magari pensavi che fossero meglio, hai visto dall’interno il 5 stelle amministrare, ci
sei rimasto male, hai avuto uno sfogo inopportuno ma compresibile. A questo punto non stare a piangerti addosso. Prendi, a proposito di stadio, la palla al balzo e vattene.
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