50 paginette bastarono. - cosimo arnone -

Ho scoperto, dopo un po’ di tempo, che mi si attribuiva un brutto carattere.
Non lo avrei mai sospettato, tuttavia, a ripensarci bene, forse è vero. Magari scrivo sta cosa perchè ho un brutto carattere e sono pure sintetico. Una volta mi sarei fatto impiccare per una battuta e senza rimpianti. Lo dico senza rimpianti. Uh vabbè.
Il tema di oggi che non è di oggi è il seguente: cosa deve fare la sinistra per fare la sinistra e tornare ad essere sinistra e tutto l’insieme di sostantivi avverbi e aggettivi che possano accompagnarla, la sinistra.
Dico sinistra per convenzione, molti che conosco mettevano orgogliosi il loro essere comunisti, non di sinistra, sulle loro pagine fb, fatta questa breve parentesi gnè gnè, solo per aumentare l’eccellenza della situazione sotto il cielo, veniamo a noi.
Mamby declamando un Giovanni d’annata dice che forse, dobbiamo proprio dircelo: siamo inadeguati.
Mamby ci sta nella periferia,io lo so, non è un operaio, non è un precario, è un niente del lavoro, forse una partita iva, ma forse. Probabilmente fa un lavoro col il nero preponderante, una di quelle attività che si annidano negli interstizi del processo lavorativo e delle superfetazioni burocratiche, prodotto decadente del modo di produzione della metropoli imperialista. Mamby nella periferia c’è sempre stato. Da solo? No dai tempi del giovane  Roberto Di Tata, io me lo ricordo sempre organizzato. Mamby non è un solo è sempre stato insieme ad altri. Potrei parlare di altri e altre, parlo der Mamby perché c’ho lui sott’occhio mo’. Mamby quello che c’era da fare l’ha fatto.
Mamby è uno del PD? No. Il PD ha abbandonato le periferie? Boh, può darsi, in molte parti sicuramente si, in altre parti magari no. Ma mettiamo il caso che il PD avesse abbandonato le periferie, diamolo come assioma. Il partito di Mamby o meglio ancora i partiti dei tanti Mamby ma pure i movimenti, addirittura il movimento reale, essendo che sono rimasti al loro posto di lotta nelle periferie, dovrebbero essere pieni come un uovo, ribollenti di iniziative, di iscritti, di quadri militanti. Via il PD, l’ostacolo al travolgente arrivo del sole dell’avvenire, il noi non PD avrebbe dovuto prosperare.
Invece non prospera.
Si fa roba, ma non si prospera, alle elezioni non si ingrana, nemmanco alle europee ove, se qualunque partito della sinistra alla sinistra del PD, avesse dovuto raccogliere le firme per presentarsi, non si sarebbe presentato. Non si sarebbe presentato. Non si sarebbe presentato.
Come ammesso in premessa sono un sintetico, ci ho pensato a questa definizione, certo non sono un intellettuale, non ho letto cataste di libri, non ho fatto le scuole alte, non sono capace di citare i classici latini e greci per dire che Carola ha fatto bene e fosse stato per me, poteva farlo pure prima. Ci ho pensato proprio perché mi è capitata sotto mano la copia del manifesto del partito comunista che comprai a Porta Portese da un vecchio. Ho capito perché il problema non è quello di dirci che dobbiamo tornare nelle periferie, Zingaretti ora farà anche qualche incontro in fabbrica, oppure di dire veramente, ma veramente, cose di sinistra. Marx e Engels incaricati dalla lega dei comunisti scrivono il libro che io ho trovato a Porta Portese e questo libro, gigantesco, alla fine è un libretto. Una cinquantina di pagine che hanno dato origine a tutti quelli prima di noi in tutto il mondo, ai rivolgimenti, agli errori, agli orrori, all’epopea che è la nostra storia e alla fine la nostra stessa esistenza. Con una cinquantina di pagine hanno convinto molti milioni di persone che il mondo, la dico sinteticamente, era ingiusto ma  trasformabile. Insomma se devo essere sintetico la dico così: andiamo, restiamo, torniamo, dove fa più fico, più sinistra e anche più sinistra sinistra, però poi siamo obbligati a dire non soltanto che il mondo è ingiusto ma anche che può essere trasformato.

annamo, dimo, famo

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